TAIBON “Dovevano essere solo una decina di cassette di plastica e qualche bottiglia, ma quello che abbiamo trovato è stato traumatico” lo dice Martina Smaniotto, referente plastic free per l’Agordino di ritorno dalla “spedizione” lungo i pendii tra Cencenighe e Listolade in prossimità della galleria. “Mai mi sarei aspettata che sotto una decina di centimetri di terra, foglie e muschio si trovasse una vera e propria discarica”. Nell’elenco della inciviltà: polistirolo per l’edilizia, materiale elettrico di scarto post restauro; cassette e vaschette in plastica, involucri di prosciutti e decine e decine di ossa di grandi animali, 7 sacchi di indifferenziata e uno di metallo. “Chiedo a tutti gli agordini – dice Martina Smaniotto – di continuare a segnalarci questo tipo di situazioni e grazie per la collaborazione a Luigi Gigi Maccioni, senza di lui sarebbe stato improponibile”.
AI MICROFONI DI RADIO PIU MARTINA SMANIOTTO