Riflessione. Di Christian Carlin
Chi segue i telegiornali sente spesso parlare della plastica che sta soffocando mari e corsi d’acqua. In Agordino sappiamo di avere un buon servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, probabilmente ci sentiamo fieri di non contribuire al soffocamento delle risorse idriche del pianeta conferendo con attenzione, ma a quanto pare non è così. Nel “Dopo Vaia” chi si trova a passeggiare lungo le sponde del Cordevole, nel tratto che dal lago di Alleghe porta a Caprile e Saviner, non può non notare le abbondanti distese di rifiuti plastici che punteggiano e colorano il greto. Esaminando da vicino tali materiali, ci si rende conto che non sono tanto antichi da risalire agli anni in cui non era ancora attivo un organico servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Evidentemente, anche in anni recenti, parecchie persone hanno ritenuto più comodo disfarsi dei rifiuti in altro modo. A più di cinque mesi da quei concitati momenti, stiamo ancora rimirando questo indecoroso spettacolo, certamente non un buon biglietto da visita per un territorio a vocazione turistica. Ora che è stata superata la fase emergenziale in cui le priorità erano altre, chi di competenza si sta muovendo per porvi rimedio? Toccherà ancora una volta ai cittadini di buona volontà, coadiuvati da qualche associazione di volontariato, provvedere ad una bonifica superficiale del torrente? Con la speranza che quanto scritto sia di stimolo a qualche iniziativa volta alla rimozione dei rifiuti.