***
VOLTAGO Anche l’ufficio postale di Voltago sarà oggetto di lavori (progetto Polis-Casa dei Servizi di Cittadinanza digitale) che inizieranno giovedi 17 ottobre. Durante il periodo di chiusura (non specificato) la clientela potrà rivolgersi all’ufficio in altro Comune, a Taibon (6,5km). Rivamonte (4,4km)- Agordo (5,4km) quindi non poi così vicini, non per gli anziani.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ IL SINDACO DI VALLADA FABIO LUCHETTA
DAL SITO DI RADIO PIU’ DEL 06 OTTOBRE 2024
VALLADA I lavori iniziati a fine maggio, che dovevano durare 15 giorni, non sono ancora finiti: l’ufficio postale di Vallada rimane chiuso e il sindaco protesta. Lunedì 27 dello scorso mese di maggio, l’ufficio a Celat aveva abbassato le serrande, annunciando l’inizio di lavori di ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza. Fatto sta che, a distanza di oltre quattro mesi, l’intervento non è ancora terminato, l’ufficio continua a rimanere chiuso, e così il sindaco del paese decide di denunciare il ritardo, facendosi portavoce delle lamentele della popolazione. “Era infatti verso la fine di maggio,” dice il primo cittadino Fabio Luchetta, “quando un dirigente della sede di Roma di Poste italiane mi chiamò, facendomi temere brutte notizie; era invece una telefonata di cortesia con cui mi riferiva che l’ufficio di Vallada veniva chiuso per circa due settimane per un ammodernamento e per mettere a disposizione della clientela del territorio servizi innovativi. Quindi, un’ottima notizia, da essere grati a Poste, pensando ai disagi causati alla gente delle periferie di montagna dalla chiusura di bancomat, uffici e sportelli bancari in atto un po’ ovunque, servizi basilari garantiti invece, per fortuna, dalle Poste. Pertanto, due-tre settimane di lavori, come confermato dal dirigente, non potevano essere un grosso problema.” La sede del paese della Valle del Biois risultava infatti inserita nell’ambito di “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, il progetto di Poste Italiane che dovrebbe rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei comuni con meno di 15mila abitanti, con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale e il superamento del digital divide. Durante i lavori, Poste Italiane avrebbe garantito ai cittadini di Vallada i servizi nell’ufficio postale di Caviola, aperto nelle mattine di lunedì, mercoledì e venerdì (come Vallada). Erano disponibili anche gli uffici di Canale d’Agordo, Falcade e Cencenighe. “Siamo ormai all’inizio di ottobre,” continua Luchetta, “e già nel mese di settembre avevo sentito il polso della popolazione, che chiedeva informazioni alle quali rispondevo, per sentito dire, che avevano avuto delle problematiche di carattere tecnico relative alla cassaforte, e che avrei provato a contattare qualcuno, anche perché gli stessi dipendenti non erano in grado di darle.” “Ma perché devo contattare io qualcuno?” si è chiesto il sindaco, “quando doveva essere l’azienda, in caso di qualsiasi problematica, a chiamare l’amministrazione, il sindaco, che avrebbe poi veicolato all’interno del proprio territorio le motivazioni di questo disservizio, a parer mio abbastanza grave, che costringe persone anziane o con difficoltà a dover andare a Cencenighe, Canale o Falcade.” Tanto più che si sta andando incontro alla stagione invernale, e la continua mancanza del servizio e di informazioni alla clientela circa il ripristino dello stesso ha fatto pensare al peggio, al cambiamento di idea e alla chiusura dell’ufficio. “Di fronte al malcontento e al dispiacere generato dal ‘silenzio’ di Poste Italiane,” conclude Luchetta, “ho ritenuto di dover smuovere e denunciare tale situazione di stallo, non reputando corretto che sia il territorio a cercare informazioni sulla riapertura dell’ufficio, quando dovrebbe essere l’esatto contrario, perché il servizio viene fornito dall’azienda e non dall’utenza. Non è concepibile che ti chiamino alti dirigenti della sede centrale annunciando grandi lavori e poi tutto finisca lì.”