83 gli Agenti della Polizia Ferroviaria che si sono attivati nei controlli preventivi a viaggiatori e relativi bagagli, presenti sui convogli e all’interno delle stazioni ferroviarie; 98 i treni controllati e 18 le stazioni attenzionate nel corso dell’operazione.
440, complessivamente, i soggetti sottoposti a controllo identificativo; 4 le persone deferite all’Autorità Giudiziaria.
Nello specifico, 3 persone sono state denunciate per il reato di furto aggravato e l per la violazione al D.A.S.P.O urbano, provvedimento antidegrado e a tutela della sicurezza dei cittadini, con cui gli era stato vietato l’accesso alle aree urbane per 12 mesi.
Tra le persone indagate, una è risultata anche in posizione irregolare sul territorio nazionale e pertanto è stata sottoposta a provvedimento di espulsione.
Nell’ambito dell’operazione, inoltre, un giovane è stato segnalato a1l’Autorità Amministrativa in quanto, grazie all’ausilio dell’unità cinofila del Distretto di Polizia locale, è stato trovato in possesso di 1.90 gr di sostanza stupefacente.
Questi i risultati ottenuti, dalle ore 7 del 21 gennaio alle ore 7 del 22 gennaio u.s., dal personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto nel corso dell’Operazione “RAILPOL – Rail Action Day – Active Shield”, pianificata dall’Associazione di Polizia Ferroviaria e dei Trasporti Europei, a cui ha aderito il Servizio Polizia Ferroviaria, disponendo su tutto il territorio nazionale una serie di potenziati servizi preventivi di controllo a viaggiatori, presenti a bordo dei convogli, e bagagli, estesi anche all’interno delle stazioni ferroviarie.
Negli scali maggiori, inoltre, sono stati sottoposti a verifica approfondita anche i depositi bagagli.
L’attività di controllo, che si è svolta nelle stazioni ricadenti nell’ambito di competenza del Compartimento Polizia Ferrovia per il Veneto, in alcuni casi anche con la collaborazione delle unità cinofile antidroga e antiesplosivo, è finalizzata ad accrescere il livello di sicurezza nelle infrastrutture ferroviarie ed è stata ottimizzata dall’utilizzo dei metal detector e degli smartphone in dotazione alle pattuglie, che consentono la verifica in tempo reale dei documenti.