Per attività di ricerca in ambito storico, geografico-ambientale e sanitario nelle Dolomiti.
Il premio, biennale, è stato voluto da Laura, Chiara, Giuliano, e Raffaele Perego, figlie-i di Elisa Lise e Alessandro “Sandri” Perego, per ricordare le figure dei genitori. Un premio per dare valore e riconoscimento alla memoria. Perché la memoria privata dei figli di Elisa Lise e Alessandro Perego, delle loro famiglie e di chi li ha conosciuti, possa diventare una memoria condivisa. Un omaggio a due persone che hanno vissuto e lavorato con grande passione e amore nel territorio bellunese. Persone che, nel loro lavoro di medici, lo hanno conosciuto attraversandolo palmo a palmo. Che hanno partecipato, con la loro storia individuale, alla storia della collettività che di tante vicende personali e umane è fatta. Persone che quella storia l’hanno indagata, studiata, approfondita negli aspetti sanitari, sociali, economici, nelle tradizioni, nei dialetti e nei saperi della vita quotidiana.
Elisa Lise nasce ad Agordo il 15 settembre del 1927. Seconda di otto fratelli (due muoiono piccolissimi) è figlia del medico condotto del paese, Gigi Lise. Grandissimo personaggio, fondatore dell’ospedale, personalità poliedrica e volitiva, poeta dialettale, alpinista, esperto di funghi e piante. Per anni medico negli ambulatori pediatrici della provincia, che raggiunge quotidianamente in macchina con qualsiasi tempo, da Longarone a Frassenè e Voltago su strade lunghe e impervie. Muore a Belluno nel 2015.
Alessandro Perego nasce a Venezia il 7 ottobre 1925. Terzo di quattro fratelli, padre commerciante, titolare di una bottega di tessuti d‘arredamento e mamma maestra, fin da piccolo passa le vacanze nel bellunese, a Landris di Sedico, dove nei primi anni ‘30 la famiglia si trasferisce per ragioni di salute del primogenito Antonio. E nasce la splendida villa di famiglia, un palazzetto rosso stile Canal Grande trasferito nelle campagne bellunesi. Nel dopoguerra Alessandro studia e si laurea in Medicina all’Università di Padova, un periodo drammaticamente funestato nel ’47 dalla morte del padre Raffaele per un incidente stradale sul Ponte della Libertà. Dopo la laurea Alessandro per necessità abbandona il sogno della carriera universitaria e ospedaliera, dove era stato allievo di Giovanni Angelini, e comincia a lavorare come medico condotto in varie sedi della provincia. Mette su famiglia con Elisa, fino ad approdare nel ’60, dopo la morte del suocero, alla condotta di Agordo. Dove rimane per oltre dieci anni, medico amatissimo e protagonista attivo e impegnato della comunità locale. Muore a Roma nel 2018.
Il premio è organizzato a Belluno dall’I.S.B.R.E.C. Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea e dalla Fondazione Giovanni Angelini Centro Studi sulla Montagna. Le opere, complete della documentazione richiesta, dovranno essere spedite o consegnate entro il 31 Luglio di ogni anno. Informazioni: ISBREC Piazza Mercato, 26, 32100 Belluno, telefono 0437.944929. Orario di apertura: dal lunedì al venerdì