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LONGARONE Natura in primo piano, guardata da diversi punti di vista: quello della pesca, quello dell’attività venatoria, quello dell’educazione ambientale e quello del turismo. Ha un programma ricco, “Caccia, pesca, natura”. La fiera nazionale dei prodotti, delle attrezzature e dei servizi per la caccia e la pesca sportiva sarà di scena a Longarone Fiere Dolomiti dal 12 al 14 aprile, con diversi momenti. Al centro, la 27. Festa del cacciatore e il 20. Concorso nazionale di tassidermia. Ma poi anche tantissimi appuntamenti di approfondimento e di taglio scientifico su diversi aspetti della gestione ambientale e faunistica. «Dopo Agrimont, prima fiera dell’anno, con “Caccia, pesca, natura” si completa la primavera della sostenibilità» ha detto il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Michele Dal Farra, presentando la manifestazione in conferenza stampa, insieme al presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, e al presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti. «Attraverso queste manifestazioni il nostro quartiere fieristico mette insieme ambiente, persone ed economie, tre pilastri che da soli non starebbero insieme. “Caccia, pesca, natura” da anni spinge sempre di più sull’elemento natura, quale fulcro del nostro territorio di montagna. Perché dietro la natura ci sono diversi aspetti, dalla caccia alla pesca al turismo, che saranno trattati in maniera approfondita nelle tre giornate di fiera. Mi piace vedere in Longarone Fiere Dolomiti il luogo in cui si costruiscono contenuti di alto livello e non solo una fiera di scambi di merci». «Longarone Fiere ha messo in moto un percorso di qualificazione ed eccellenza organizzativo tali da distinguerla a livello nazionale. E si vede anche nel programma di “Caccia, pesca, natura”» ha detto il presidente del Consiglio regionale Ciambetti. «L’enorme attività di ricerca, cultura e trasmissione di informazioni che viene fatta nei tre giorni di fiera è importante per tutta la Regione Veneto, che crede nel lavoro di questo polo fieristico». CACCIA Al centro della manifestazione, come tradizione vuole, la Festa del cacciatore, giunta ormai alla 27. Edizione. Un intero padiglione sarà dedicato all’esposizione dei trofei della stagione venatoria 2023-2024 e alla degustazione di piatti tipici. Ma sarà anche l’occasione per approfondire lo stato di salute della fauna selvatica, per illustrare alcune novità nei censimenti faunistici (grazie alla Polizia provinciale che ha introdotto in via sperimentale l’utilizzo delle fototrappole e dell’intelligenza artificiale), e per capire le ultime novità introdotte dalla Regione per prevenire la diffusione della peste suina africana tra i cinghiali. Il mondo dei protagonisti della natura rivivrà in un diorama curato dai tassidermisti, in occasione del Concorso nazionale di tassidermia. E per chi vorrà provare, ci sarà la possibilità di testare le carabine ad aria compressa in un’apposita area di tiro. PESCA Sul fronte della pesca, attenzione particolare ai corsi d’acqua danneggiati da Vaia e agli interventi di ripascimento della popolazione ittica di trota marmorata, grazie alla collaborazione sempre più stretta tra bacini di pesca e associazioni, Provincia e Regione Veneto. Importante la sinergia con Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) che in un’area dedicata proporrà attività ludico-formative per giovani con due simulatori multimediali di pesca a mulinello e postazioni per la pesca magnetica. Tornerà anche quest’anno il concorso di disegno “Adotta un corso d’acqua”, associato alla proposta di educazione ambientale effettuata nelle scuole dalla federazione dei bacini di pesca. «Avremo anche un approfondimento sulle possibilità di sviluppo turistico legate alla pesca» ha aggiunto il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Un focus realizzato dalla Dmo Dolomiti che ci permetterà di capire le potenzialità di questa pratica sportiva sulle Dolomiti Bellunesi». NATURA E FORMAZIONE E poi spazio alla natura e alla formazione. “Caccia, pesca, natura” infatti aprirà fin dall’inizio (venerdì 12 alle 15 al Centro Congressi) con un taglio molto scientifico, con un corso di aggiornamento dedicato principalmente ai giornalisti sui temi del climate change e degli effetti sulla fauna selvatica delle Dolomiti. Ospite d’eccezione il climatologo Luca Mercalli.
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