di Gianni Santomaso
ROCCA PIETORE Venerdì sera alla sala del Teaz di Rocca Pietore è stato presentato lo studio di fattibilità del Centro di Protezione Civile con elipiazzola di atterraggio anche notturno dell’elicottero. Presente tutto il consiglio comunale e i rappresentanti delle associazioni interessate. I volontari dei Vigili del Fuoco, dell’Ambulanza, del Soccorso Alpino e del nuovo Gruppo ANA comunale di Protezione Civile hanno potuto seguire l’interessante presentazione del professionista che ha redatto la fattibilità. Opera ambiziosa quanto importante che nasce come prima ipotesi di elipiazzola ancora dalle amministrazioni di Rocca e Alleghe allora guidate da Maurizio De Cassan e Giuseppe Pezzé, i quali avevano individuato la zona di Congiuo come l’unica adatta sui due Comuni all’atterraggio in completa sicurezza dell’elicottero. Idea poi presa in mano dalla prima amministrazione De Bernardin che aveva predisposto una prima analisi di fattibilità pet concorrere ad un bando sul Fondo Comuni di Confine, purtroppo non finanziato. Ora, grazie alle importanti donazioni post Vaia e a due annualità del Fondo Comuni Confinanti l’idea sta prendendo seriamente corpo e lo si è dimostrato ieri sera con uno studio che va ben oltre la fattibilità. Il computo economico dell’opera, dopo le prime analisi, si aggira sui 2 milioni e mezzo di euro. Cifra che il Comune ha già nelle sue disponibilità, grazie appunto alle consistenti e importantissime donazioni post Vaia arrivate a Rocca. Ci sembra questa la risposta giusta per ringraziare quanti hanno voluto aiutarci nella ripresa di un territorio duramente colpito dell’ormai famoso uragano dell’ottobre 2018. Il nuovo Centro ospiterà quindi una ampia caserma dei Vigili del Fuoco Volontari, una autorimessa per i mezzi sgombera neve comunali, che nelle emergenze sono indiscutibilmente i primi mezzi operativi di Protezione Civile in grado di intervenire, la nuova sede per i Volontari dell’ormai quarantennale associazione Ambulanza e quella per il neonato Gruppo ANA di PC. Alle autorimesse si aggiungono anche una sala riunione operativa e una sala radio per ospitare il COC (Centro Operativo Comunale) il quale durante l’emergenza Vaia era ospitato in municipio, dimostrando tutta la sua insufficienza e carenza operativa. A questo si aggiungono i necessari depositi, servizi igienici, alloggi notturni e chiaramente locali tecnici per gli impianti di riscaldamento che si ipotizzano a biomassa magari con l’aiuto del fotovoltaico. L’elipiazzola è stata pensata con illuminazione e serpentine elettriche di riscaldamento per permettere l’atterraggio di emergenza in tutte le stagioni, compresa quella invernale. Il Centro diventerà punto importante per l’intero Alto Cordevole e sarà collegato al costruendo Centro Provinciale CCS di Protezione Civile di Belluno.
IL SINDACO DI ROCCA PIETORE ANDREA DE BERNARDIN
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