DI RENATO BONA
“Con la ditta Pajer in viaggio dall’Alpago a Venezia” e “La Società Autoservizi Alpago Belluno dei f.lli Da Rolt di Tambre”. Sono i titoli dei capitoli di cui ci occupiamo in questa occasione, traendo notizie e curiosità dall’ottimo libro di Renato Fiabane e Lionello Fiori (ai quali ha garantito preziosa collaborazione, fra i tanti, pure benemeriti, Gianni De Vecchi) realizzato nel luglio 2000 (stampa tipografia Piave) ad iniziativa di DolomitiBus e con il contributo di Provincia di Belluno, comuni di Belluno e Sedico, Comitato festeggiamenti Bribano, Circolo bellunese “Berto Gidoni” Auto-moto d’epoca.
La ditta Pajer Giuseppe – si legge – iniziò il servizio di linea nel 1911 con le carrozze a cavalli, trasportando posta, merci e persone dall’Alpago a Venezia; il tempo impiegato fra andata e ritorno era di giorni, poi ridotti ad uno. Il servizio era svolto nei giorni 10, 20 e 30 di ogni mese, anche se festivi. A Natale si garantiva lo scambio dei prodotti locali: dall’Alpago col camion prima e la corriera poi scendevano in laguna vischio ed altri prodotti, al ritorno saliva in Alpago pesce, inserito in una borsa di foglie acquatiche. Questo corriere, dove i passeggeri dovevano “accomodarsi alla bell’e meglio sopra i pacchi, era il “Trasmissiere” che impiegava 6 ore per giungere a Mestre dove la merce veniva caricata su una barca diretta a Rialto. Le persone si trasferivano a Venezia portandovi burro, uova, patate e qualcuno, più intraprendente, vi aveva avviato attività commerciali varie. Conducente della corriera oltre che bravo meccanico era Giulio Fullin che, al ritorno, portava reti metalliche, tubi di ferro, mobili per la casa, tanto da aprire un negozio gestito dalla moglie. Cessata l’attività della Pajer, Fullin passò alla Da Rolt, quindi alla Zasio ed infine alla Autoservizi Buzzatti di Bribano, dovendo traslocare per ben 11 volte! Resta da dire, con parole di Giovanni Pajer di Chies d’Alpago, che nel 1934 la ditta Pajer Giuseppe cessò l’attività e venne assorbita dall’altra ditta alpagota di Da Rolt Pietro.
Ed eccoci alla Saab dei fratelli Da Rolt di Tambre. In base a notizie fornite agli autori del libro dall’ing. Mario Da Rolt di Ponte nelle Alpi, dall’autista Giovanni Pajer, dal bigliettaio Gildo De Filip e dall’altro bigliettaio, Vittorio Tona, di Chies si apprende che la Società Autoservizi Alpago Belluno iniziò l’attività negli anni 1921-22 con il trasporto di cose e persone, Nel 1925 entrò in servizio il primo autobus Cma americano, residuato della Grande Guerra, in seguito affiancato da un 18P acquistato dal Genio americano; è dello stesso anno l’assunzione del primo dipendente, Emilio Bortoluzzi. Titolare dell’azienda era Pietro Da Rolt, coadiuvato dai figli Raniero, Rolando, Bettino ed Angelo. Prima linea esercitata la Belluno-Cadola-Reveane-Pieve d’Alpago-Bivio Schiucaz-Cornei-Borsoi, successivamente prolungata fino a Tambre-Broz. Risale agli anni 1937-38 l’acquisto di due autobus 621 e di un Bianchi Mediolanum. Il servizio venne interrotto dal 1943 al 1945 in conseguenza della seconda guerra mondiale. Riprese con due autobus: un 635 ed un Open Bliz sei cilindri a benzina, residuato bellico recuperato sul greto del Piave. Il primo disponeva di 35 posti a sedere ed era in grado di toccare gli 80 chilometri all’ora; era costato 400 mila lire. E’ proprio con questo veicolo che prese il via anche l’attività di noleggio che all’epoca interessava in Svizzera gli emigranti alla ricerca di un’occupazione.
Il collegamento Alpago-Venezia fu attivato nel 1946 per esigenze di carattere turistico e commerciale; una corsa costava 250 lire. Nel 1948 ecco l’acquisto di un 66 Sicca, due anni più tardi di un Leoncino Om col quale prese il via il servizio urbano nella zona bellunese di Castion. L’anno successivo altro acquisto: l’autobus urbano Leoncino prelevato dalla Menarini di Bologna per ampliare ed intensificare le corse, grazie anche al consolidamento dell’azienda che erogò servizi dall’Alpago a Belluno e nella direttrice verso Venezia. Col tempo la Saab dei Da Rolt, che aveva sede amministrativa a Belluno e officina a Puos d’Alpago, vantava questa dimensione: autobus 23, dipendenti 30, percorrenze 650 mila chilometri, 8 le linee esercitate. Nel 1982, come la quasi totalità di quelle che operavano in provincia di Belluno, confluì nella DolomitiBus.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Fiabane-Fiori): anni ‘20: una eccezionale autocorriera Fiat 18 BL della Pajer in servizio sulla linea Belluno-Alpago-Venezia ogni 10 giorni; stessa epoca con l’autocorriera Fiat 18 BL della ditta Pajer Giuseppe; patente di guida di primo grado rilasciata nel 1982 a Giulio Fullin; autocorriera Bianchi Mediolanum, funzionante a gasogeno, della ditta Da Rolt, in sosta al bivio di Cornei; trasbordo di merci dal pullman Fiat 62 al Bianchi Mediolanum entrambi della Da Rolt, al bivio di Cornei; anno 1958: Alfa Romeo 900 pure della Da Rolt in sosta a La Secca; anno 1960: autisti delle ditte Da Rolt e Buzzatti in posa davanti al Fiat 306 a Possagno in occasione di una gita turistica al tempio del Canova; anno 1938: Fiat 635 della Da Rolt in servizio sulla linea Belluno-Alpago-Venezia.