IN VENETO IL VIRUS ACCELERA, 27 MORTI IN 24 ORE DOPO PADOVA EMERGENZA A VERONA E VICENZA.
di Mirko Mezzacasa
ULTIM’ORA 10.00
VENEZIA Il bollettino di questa mattina delle 8 mette di nuovo i brividi, 6442 gli infetti in Veneto ma soprattutto 21 decessi, consola il numero di pazienti in terapia intensiva limitato a +2 che porta il totale a 316. Si fa ogni giorno più preoccupante la situazione nel veronese dove si registrano i dati maggiormente negativi, dai positivi ai decessi (12) ma anche nel padovano (3 decessi) nelle ultime ore c’è stato un forte aumento di pazienti infetti + 137 è il triste record negativo. In provincia di Belluno 5 pazienti in più in area non critica all’ospedale di Agordo e 1 al San Martino. In totale 75 pazienti in corsia (9 in terapia intensiva tutte al San Martino di Belluno) Persone in quarantena 1.149.
I DECESSI: Verona Borgo Roma 5, Verona Borgo Trento 4, Legnago 3, Dolo, Schiavonia, Vicenza 2, Padova, Vittorio Veneto, Valdagno 1,
CORTINA IL MESSAGGIO DEL SINDACO Gianpietro Ghedina. Purtroppo la situazione è ancora peggiorata in questi due giorni. Si sono aggiunti 6 nuovi casi portando a 26 il numero di positivi al Covid-19 nel territorio di Cortina d’Ampezzo. Colgo nuovamente l’occasione per invitarvi a mantenere la calma e ad assumere comportamenti responsabili e consapevoli per superare questo complicato momento, evitando inutili allarmismi, futili discussioni o speculazioni che nuocciono a quella serenità ed unione di cui abbiamo tanto bisogno.
PRIMO CASO A LIVINALLONGO DEL COL DI LANA IL SINDACO LEANDRO GRONES
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Sono 69.176 i casi totali di contagio da coronavirus in Italia, di cui 54.030 attualmente positivi, 8.326 guariti e 6.820 morti: questi i dati delle ore 18 di ieri dalla Protezione Civile. In Veneto a Padova primo cluster ora preoccupa Verona con 1236 contagi, 137 in più in sole 36 ore con 47 decessi (8 solo ieri) mentre i pazienti guariti sono 90. “E’ l’area che sta pagando di più perché confinante con la Lombardia, Brescia in particolare” ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. A Belluno ieri sono risultate positive 18 persone, più di sessanta quelle ricoverate purtroppo anche in terapia intensiva (9), 1080 in isolamento. A Livinallongo il primo caso di positività, a darne notizia il sindaco Leandro Grones pubblicamente sulla sua pagina personale facebook: “Cari concittadini, poco fa il dipartimento di prevenzione dell’Aulss 1 di Belluno mi ha comunicato il nuovo bollettino con l’esito positivo del tampone eseguito ad un concittadino residente nel nostro Comune attualmente ricoverato a Belluno”. Nella nostra Regione servono urgentemente 150 respiratori, il Governo avrebbe dovuto consegnarne 200 ma ne sono arrivati solo 46 ed ecco il paradosso: ci sono 825 letti di terapia intensiva pronti per l’emergenza ma mancano i macchinari. Per supplire anche a questa emergenza Palazzo Balbi ha deciso che confischerà i respiratori degli studi veterinari, ciò che serve sono le parti meccaniche delle “pompe”. Il Premier Giuseppe Conte ha presentato il nuovo decreto con misure più severe: da 300 euro a 3mila euro di multa per chi viola le norme, inoltre da oggi sarà possibile anche chiudere i confini per l’epidemia ma anche adottare norme restrittive a tempo determinato, anche più volte fino al termine dell’emergenza e le decisioni potranno anche essere prese dalle Regioni. Se Conte ha smentito che le misure arriveranno fino al 31 luglio non ha però dato ulteriori notizie sulla fine dell’incubo se non rimarcando “Ho fiducia che finisca molto prima”. In quanto ai preannunciati scioperi il premier è alla ricerca di un’intesa con i sindacati che hanno chiesto di verificare la lista delle industrie ancora aperte. “Il paese non può permettersi scioperi” ha detto Conte ma intanto ieri i metalmeccanici di alcune aziende hanno incrociato le braccia e da oggi altri potrebbero aggiungersi. Cgil Cisl e Uil sono pronte allo sciopero generale se non ci saranno ulteriori restrizioni. Gli albergatori hanno chiesto di bloccare la tassa di soggiorno, Provincia, Comuni, Associazioni tendono una mano ai loro cittadini, La Provincia e Dolomitibus stanno valutando di rimborsare l’abbonamento a chi lo ha già pagato nonostante scuole e fabbriche chiuse, così il Comune di Borgo Valbelluna, l’associazione Calcio Ponte nelle Alpi ha deciso di rifondere le famiglie degli associati. La Clivet di Feltre ha donato 1500 mascherine chirurgiche al Comune di Feltre. Luxottica pur con la produzione a zero continua a preparare gli 80 pasti caldi per gli anziani e le persone fragili dell’Agordino che vengono distribuiti giornalmente dai volontari. Don Alessio Strapazzon il parroco di Castellavazzo, originario di Forchiade di San Tomaso ha deciso di prestare servizio come volontario in pneumologia a Belluno, si è laureato a Feltre in scienze infermieristiche. Al via la distribuzione delle mascherine anche nell’Agordino, una task force tra amminsitrazione, volontari ed esercizi commerciali ancora aperti mentre la Protezione Civile è al lavoro in camere sterilizzate per organizzare la distribuzione sul territorio da Pedavena un grane esempio, le 1600 mascherine arrivate dalla Regione sono già state consegnate ai cittadini.