DA ROMA LE PREOCCUPAZIONI DI BOND ANCHE PER IL TURISMO
CORONAVIRUS. BOND (FI), SUBITO PIANO EMERGENZA FISCALE PER LE REGIONI IN QUARANTENA
“Chiediamo al Governo di prevedere da subito misure di sostegno straordinarie per i danni da Coronavirus per il nostro Paese e per le regioni che stanno subendo maggiormente il danno mediatico ed economico, come Veneto e Lombardia. Il Coronavirus potrebbe comportare, come già stimato dal governatore della Banca d’Italia, oltre lo 0,2%, a maggior ragione se consideriamo che ha colpito finora regioni motore dell’economia nazionale. L’effetto psicosi e le conseguenze economiche della quarantena in corso e degli eventi annullati fanno presagire uno scenario devastante con danni al turismo, al commercio, ai servizi. Basti pensare alla sola città di Venezia dove gli albergatori prevedono un 40% di disdette. A subire danni potrebbe essere l’export, in particolare il comparto del vino, il principale prodotto esportato oggi, per un giro d’affari da 155 milioni di euro l’anno, pari al 30% circa del totale dell’export Made in Italy. Per non parlare della difficoltà o addirittura la impossibilità di effettuare i servizi nelle zone cosiddette rosse. Sappiamo che il governo si sta muovendo per trattare il Coronavirus come le calamità naturali e a mettere in campo le stesse misure di sostegno economico che si applicano in caso di terremoti e alluvioni. Ma non basta la sospensione dei pagamenti di tasse e cartelle o di bollette elettriche. E’ importante pensare alle imprese e ai lavoratori e prevedere da subito un piano di emergenza fiscale che non solo dia sollievo ma consenta alle aziende di non fermarsi e di ripartire immediatamente. Un piano che riguardi prioritariamente le singole categorie penalizzate come albergatori e produttori. Usciremo presto dall’emergenza sanitaria da Coronavirus, ma occorre lavorare tutti insieme tempestivamente per evitare danni a lungo termine. Il Coronavirus non ha solo effetti sulla salute dei cittadini ma potrebbe diventare, in un Paese già malato, un virus letale per la nostra economia, per le imprese, per i tanti lavoratori”.