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OGGI LA GIUDIZIARIA
SINTESI DAL CORRIERE DELLE ALPI_GIGI SOSSO
SETTEVILLE Una giovane dominicana nata a Feltre, inizialmente accusata di maltrattamenti, lesioni aggravate e violenza sessuale contro il convivente – il quale è anche il presunto padre del bambino in arrivo ed è stato recentemente arrestato – ha ritrattato in tribunale, dichiarando di “aver inventato tutto”. Dopo aver precedentemente denunciato un episodio violento, sostenendo di essere stata colpita con una mazza da baseball durante una lite, la donna ha ammesso che i lividi erano dovuti a una caduta. Di conseguenza, il castello accusatorio è crollato, trasformando il processo in una disputa per normali litigi e insulti reciproci, con imminenti sviluppi per il reato di calunnia.
FELTRE A Feltre, un cittadino macedone del nord ha patteggiato due anni di reclusione (con pena sospesa) e un risarcimento di 10 mila euro per maltrattamenti e lesioni. Inizialmente accusato anche di violenza sessuale, l’imputazione è stata poi esclusa. L’accordo è stato trovato per evitare l’annullamento della sentenza, dovuto alla presenza di un giudice onorario nel collegio. La parte offesa, costituitasi parte civile, non ha spinto per il carcere: la sua situazione è nel frattempo migliorata. Il procedimento si chiuderà formalmente il 21 maggio.
CAPO D’IMPUTAZIONE IN BRAILLE
BELLUNO Il giudice Domenico Riposati ha sciolto la riserva sulla richiesta della difesa del non vedente, respingendo la questione di legittimità costituzionale sollevata dall’avvocato Andrea Rui. Insieme alla co-imputata, dovrà andare a processo per lesioni aggravate, contestate in seguito a un intervento difensivo in favore della moglie durante un alterco. Pur non vedendo, l’imputato avrebbe colpito un soggetto con il bastone, utilizzato come arma impropria, determinando lesioni che hanno portato a querela. Il legale della parte civile, Mauro Gasperin, ha richiesto il rigetto dell’eccezione avanzata, invitando a procedure più efficienti nella comunicazione degli atti processuali.
AGENDA PER PRENDERE NOTA DEI MALTRATTAMENTI: IL DIARIO DI UNA MADRE
BELLUNO Una madre ha usato sigle in un diario per documentare i maltrattamenti subiti dal marito, nei confronti sua e dei figli. Testimoniata in tribunale, la violenza, intensificatasi dopo il matrimonio e con la nascita dei figli, includeva insulti, spintoni e aggressioni fisiche. Attualmente in corso la separazione, il processo riprenderà il 23 aprile, con madre e figli costituiti parte civile.