LA LETTERA A RADIO PIU’
AGORDO La Ulss1 non ha ancora stretto una patto di aggregazione con in sindaci dell’Agordino pronti a concedere 2,5 milioni e mezzo dei fondi di confine per la ristrutturazione del Pronto Soccorso di Agordo. I sindaci, anche memori del passato e dei continui tagli vogliono determinate garanzie, non ultimo il laboratorio analisi che è stato il perno della discussione di un anno fa quando compatti i sindaci (prima che qualcuno cambiasse idea) avevano detto no ad una “donazione” dei fondi di confine ad occhi chiusi senza conoscere il futuro dell’ospedale di Agordo.
Ma intanto c’è chi del Pronto Soccorso non può purtroppo farne a meno, come Graziano che di ritorno da quel “buco” comunque ben organizzato grazie alla professionalità e passione del personale, ci ha scritto:
Un “default giovanile” mi ha portato recentemente ed urgentemente al P.S. di Agordo. Mentre trascorrevano lentissime le ore della notte scorgevo, a circa un metro e mezzo di distanza sul soffitto, una serie di tralicci metallici che sostenevano gli impianti tecnologici, Chi ha sostato in quelle stanze ha sperimentato la miserevole condizione in cui versano. Mi sono venuti alla mente alcuni “intelligentissimi” sindaci dell’ Agordino che da anni si contorcono in difesa di principi ormai senza significato. Arroccati su posizioni di protervia e di insensibilità nei confronti di un popolo, il nostro popolo che nel momento della sofferenza mai e poi mai può comprendere le vetuste ed insignificanti diatribe tra i tradimenti della ULS ed i nostre impellenti bisogni. Bravi, molto bravi coltivate i vostri elevati pensieri mentre la gente sente l’esigenza di vivere nei momenti decisivi della propria esistenza in condizioni di minima dignità umana. Grazie con tutto il cuore ai medici ed alle meravigliose infermiere. G.Ronchi.