RISTRUTTURAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO CON I FONDI DI CONFINE, L’ULTIMATUM DELLA PROVINCIA.
BELLUNO Roberto Padrin, presidente della Provincia ha invitato i sindaci dell’Agordino a prendere una decisione, entro 15 giorni, circa il finanziamento da 2,5 milioni di euro (fondi di confine) per la ristrutturazione del Pronto Soccorso di Agordo. I sindaci a marzo hanno detto un chiaro no se non saranno rispettate le schede ospedaliere che prevedono anche il laboratorio analisi trasferito a Belluno, del quale era stato promesso il ritorno, ma è rimasta una promessa. In seguito la spaccatura tra i sindaci che ora dovranno esprimersi a maggioranza.
“Si chiede – si legge nella nota della Provincia – nel termine di 15 giorni espressione di un parere circa il proseguo dell’attività. Il mancato riscontro verrà considerato un assenso circa la attuazione del progetto. In caso di un’espressione maggioritaria di contrarietà la Provincia si riserva di effettuare le sue valutazioni, nell’intesa che in ogni caso non potrà farsi carico dei costi conseguenti un ventuale rinuncia al finanziamento.”
La Provincia è incaricata della procedura e non potendo esimersi dal prendere una decisione definitiva, rileva che attendere ulteriormente comporta l’aumento dei costi progettuali, cosi come un’eventuale rinuncia al finanziamento potrebbe comportare responsabilità patrimoniale con riferimento ai costi finora sostenuti, oltre alla mancata ristrutturazione della struttura sanitaria.
IL SINDACO DI AGORDO, SISTO DA ROIT
IL SINDACO DI LIVINALLONGO DEL GRUPPO SANITA’ AGORDINO, LEANDRO GRONES. “NON MOLLEREMO DI UN CENTIMETRO, ULSS E PROVINCIA SI METTANO IL CUORE IN PACE… CHE IL DIRETTORE ADRIANO RASI CALDOGNO VENGA A TROVARCI NELL’AGORDINO CHE UNA SOLUZIONE LA TROVEREMO… I SOLDI PER IL PRONTO SOCCORSO SEMMAI LI HA PROMESSI ANCHE GIDONI…”
LE PERPLESSITA’ DEL PRESIDENTE DELL’UNIONE MONTANA FABIO LUCHETTA CHE NON HA GRADITO L’INTERFERENZA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA “PERPLESSO DAI TONI DURI. PADRIN SI RISERVA DI DECIDERE? SAPPIA CHE HANNO DECISO I SINDACI, E SE PROPRIO VUOLE CONVOCHI UNA RIUNIONE ALLA PRESENZA DELLA STAMPA E VEDREMO CHI FARA’ MARCIA INDIETRO”.
PER GIOVANNI FERRINI LA SCHEDA L’HA APPROVATA L’ULSS, OGGI MANCANO SERIVZI NON ESISTONO PIU’ E QUINDI QUELLA SCHEDA NON HA VALORE.
IL SERVIZIO DI GIANNI SANTOMASO