BELLUNO E’ proseguita nella sede di Confindustria Belluno la trattativa sul rinnovo del CCNL del settore occhialeria. Con un comunicato congiunto le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL fanno il punto sui lavori dopo l’ultimo incontro del 9 febbraio. “Le parti hanno manifestato congiuntamente la volontà di raggiungere un accordo in tempi celeri nonostante il settore presenti note difficoltà causate dall’incertezza politica ed economica dei mercati, da una crisi energetica che viene addebitata a imprese e lavoratori e dal rialzo dei costi delle materie prime – si legge nel comunicato – Le segreterie Nazionali hanno espresso l’esigenza di garantire a lavoratori e lavoratrici il recupero del potere d’acquisto perso negli ultimi anni e di assicurare una corretta e adeguata conciliazione dei tempi di vita-lavoro, allontanando così qualsiasi richiesta di incremento dell’orario di lavoro. La delegazione trattante datoriale – proseguono le sigle sindacali – esaminando le richieste contenute nella piattaforma sindacale, ha espresso aperture a richieste in tema di pari opportunità, violenza di genere, assegnazione ruolo e operatività all’osservatorio nazionale, partecipazione, recepimento accordo interconfederale per regolamentare lo Smart Working e di un ragionamento complessivo di revisione dell’elenco delle patologie e dei mesi del periodo di comporto per la conservazione del posto di lavoro. Forti perplessità circa la richiesta di aumento delle ore di permesso sindacale, e respinto la richiesta di aumento delle maggiorazioni per il lavoro e straordinario. Sui progetti di formazione la controparte si è resa disponibile a formulare una proposta che sarà valutata dalla delegazione e trattante. Sulla richiesta di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario la controparte non si è resa disponibile ad entrare nel merito e ha respinto la richiesta di regolamentare l’istituto della reperibilità nel contratto nazionale, delegando la materia a livello aziendale. Grande discussione si è sviluppata attorno alla richiesta datoriale di rivedere l’istituto della flessibilità, aumentandone le ore o riducendo il numero di giorni di consultazione e attivazione dello strumento, per andare incontro alle esigenze manifestate dal mercato di celerità e prontezza di risposta della produzione. Le Segreterie Nazionali, consultata la delegazione trattante sindacale, composta dalle rappresentanze aziendali e dai segretari territoriali, ha respinto la richiesta, esprimendo un complessivo giudizio negativo dell’utilizzo aziendale dell’istituto della flessibilità. Il mancato rispetto degli accordi stilati in tema di flessibilità aziendale e il conseguente aumento delle ore lavorate e non recuperate nell’arco dell’anno solare, non consente alla delegazione sindacale di accettare richieste di revisione peggiorativa dello strumento della flessibilità, sia ordinaria che tempestiva – le tre sigle concludono – Alcune tematiche presenti nella piattaforma rivendicativa, quali la revisione dell’inquadramento, il passaggio al livello superiore per i lavoratori inquadrati al 1 livello, l’incremento della percentuale a carico delle aziende per la Previdenza Complementare Previmoda e l’aumento della contribuzione al fondo di assistenza sanitaria integrativa Sanimoda, sono in attesa di approfondimenti prima di poter permettere alla delegazione trattante datoriale di esprimere un giudizio e di conseguenza prendere una posizione“. La trattativa proseguirà l’8 marzo prossimo.
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