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La rumena era abitualmente dedita all’attività di prostituzione, lautamente pagata dai propri avventori. L’esito dell’ operazione “Fenice” con gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Belluno
BELLUNO Il Comando Provinciale di Belluno, su disposizione della Procura della Repubblica di Treviso, ha effettuato perquisizioni e sequestri nelle province di Treviso, Venezia, Belluno e Padova. L’operazione “Fenice” ha preso di mira una evaditrice fiscale coinvolta nell’attività di prostituzione e i suoi familiari, indagando su reati di evasione fiscale, riciclaggio ed auto-riciclaggio. Il nucleo investigativo si è focalizzato sulla cittadina rumena R.M.F., residente nella provincia di Treviso, evidenziando acquisti immobiliari di notevole valore tra il 2016 e il 2023. Le indagini, supportate da accertamenti bancari e intercettazioni telefoniche, hanno rivelato l’attività di prostituzione di R.M.F., con il contributo di N.C.M.C., cinquantaquattrenne milanese, A.L. sessantunenne milanese, e B.M., quarantanovenne trevigiano. Gli approfondimenti hanno svelato l’accredito di entrate finanziarie consistenti a R.M.F., utilizzate per l’acquisto speculativo di immobili, con il coinvolgimento di familiari: B.A., settantunenne trevigiano, R.S., ventisettenne veneziana, e R.S.C., trentanovenne rumeno residente nella provincia trevigiana Le Fiamme Gialle di Belluno hanno identificato un giro d’affari di oltre 3,8 milioni di euro, con proventi illeciti impiegati per l’acquisto di 19 beni immobili nelle province di Treviso, Padova, Belluno (Cortina d’Ampezzo) e Venezia, la maggior parte dei quali sono stati sistematicamente venduti anche in perdita, ad ulteriore prova delle operazioni di ripulitura del denaro “sporco” acquisito.
foto LUCA ZANFRON_belluno
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