Bogana: «Obiettivo sicurezza. Il prossimo sarà un anno di transizione»
In attesa delle indicazioni ministeriali sulla ripresa della scuola a settembre, la Provincia di Belluno studia come ottimizzare gli spazi e prepara il cronoprogramma degli interventi prioritari da mettere in campo sugli edifici. L’ottica è quella di prevenire le prescrizioni che potranno arrivare dal Miur, da una parte con l’aggiornamento dell’anagrafica scolastica e degli oltre 35 plessi di proprietà della Provincia; dall’altra con la progettazione di alcune operazioni per mettere in sicurezza strutture datate, ma fondamentali nell’erogazione della didattica. In questo senso, i tecnici di Palazzo Piloni possono contare sulla collaborazione della Tfes, la Task Force Edilizia Scolastica costituita dal ministero proprio per dare impulso e accelerazione alla realizzazione di interventi e al corretto utilizzo delle risorse assegnate alle Province.
«Abbiamo incontrato il responsabile veneto della task force nei giorni scorsi – spiega la consigliera provinciale con delega all’edilizia scolastica, Serenella Bogana -. Attraverso il loro contributo e il lavoro preziosissimo dei tecnici provinciali, possiamo scattare una fotografia aggiornata della situazione delle scuole superiori, e programmare gli spazi per il prossimo anno scolastico. Stiamo analizzando il documento che delinea le scelte ministeriali per il ritorno sui banchi, a settembre; ma intanto ci stiamo già attrezzando per rispondere a tutte le esigenze del mondo della scuola. Inoltre, con la task force stiamo ragionando sul reperimento di risorse e sui possibili investimenti da mettere in campo da qui ai prossimi anni, quando dovremo fare i conti con una riduzione della demografia scolastica e con l’inevitabile esigenza di razionalizzare gli spazi. Il nostro obiettivo principale resterà sempre quello di garantire piena sicurezza a ragazzi, insegnanti e personale che frequentano le nostre scuole».
Quanto all’organizzazione dell’anno scolastico 2020-2021, la Provincia sta ragionando su alcuni spostamenti minimi tra i plessi del capoluogo, in grado di consentire lo svolgimento senza problemi delle lezioni. In particolare per il liceo Galilei, che da settembre avrà una forte crescita degli alunni. «Dovremo liberare degli spazi, nella consapevolezza che il prossimo sarà un anno di transizione, in attesa di concludere gli importanti lavori programmati al Brustolon – continua la consigliera Bogana -. L’edificio sarà completamente rinnovato entro il 2021 e sarà pronto per l’anno scolastico 2021-2022. Questo significa che a settembre 2021 avremo spazi ampi e nuovi da mettere a disposizione. Fino ad allora, dobbiamo pazientare con qualche sistemazione provvisoria. Al Galilei ricaveremo due aule dal vecchio appartamento del custode, oggi dismesso, e contemporaneamente provvederemo alla sostituzione degli infissi, per un investimento di circa 100mila euro. In più, potranno essere utilizzate le aule del Tiziano, fino a oggi in servizio all’istituto Catullo. Per i ragazzi del Catullo, ci stiamo attrezzando per trovare nuovi spazi. Questa rotazione è transitoria e chiediamo un po’ di pazienza da parte dei docenti e delle famiglie. Stiamo lavorando per dare scuole sicure ai nostri ragazzi».