BELLUNO Si è riunito questa mattina il tavolo trasporti, convocato dalla Provincia per fare il punto della situazione e per delineare gli scenari futuri, che si apriranno dopo il 3 dicembre, con la possibilità di un graduale ritorno alla didattica in presenza. «L’obiettivo è quello di predisporre alcuni quadri ipotetici, per farci trovare pronti già nelle prossime settimane e attivare i servizi che saranno richiesti dalle nuove disposizioni dopo il 3 dicembre – sottolinea il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Purtroppo lavoriamo in un contesto in cui cambiano continuamente le regole. Proprio per questo servirà la collaborazione di tutti per tenere in equilibrio sia il sistema tpl, fortemente provato dal primo lockdown e dalle misure scaturite dall’ultimo Dpcm, sia il mondo della scuola e le sue esigenze». Il tavolo – con la partecipazione del consigliere provinciale delegato alla viabilità Dario Scopel, Dolomitibus, sindacati, categorie e scuola – è partito dall’analisi della situazione attuale, che vede una sostanziale tenuta del sistema abbonamenti per quanto riguarda gli studenti (-13% a ottobre rispetto al 2019), mentre registra un calo più pesante per i lavoratori (-32%). L’introduzione della didattica a distanza al 100% per le scuole superiori con l’ultimo Dpcm ha fatto crollare i flussi di utenza, con diminuzioni variabili sulle diverse linee, anche dell’80% e oltre. I monitoraggi effettuati da Dolomitibus rilevano un passaggio dal 50% al 4% di passeggeri tra ottobre e novembre in Valbelluna-Destra Piave; dal 55% all’8% in Valbelluna-Sinistra Piave. La zona del Feltrino è passata dal 55% al 9% di utenza, l’Agordino mediamente dal 53% all’8%, mentre i flussi del Cadore sono calati dal 43% al 15%. «Numeri preoccupanti – ha detto l’amministratore delegato di Dolomitibus, Natalia Ranza -. Ma stiamo già lavorando per tenere in equilibrio servizio ed esigenze dell’utenza, soprattutto quella scolastica che al momento è quasi azzerata per effetto della didattica a distanza alle scuole superiori. Abbiamo delineato un’ipotesi, in linea con quanto dovrebbe emergere dal tavolo regionale, vale a dire un protocollo per il rientro graduale a scuola dopo le vacanze di Natale. Prevediamo un mix tra il 50% di didattica a distanza a partire da gennaio e il 50% in presenza, combinato con una capienza massima dei pullman al 50%. In questo scenario ipotetico, con un incremento del 10% dei servizi, riusciremmo a garantire tutte le linee di trasporto». Il tavolo verrà riaggiornato prima di Natale. «Nel frattempo la Provincia seguirà con particolare attenzione le novità che emergeranno dal tavolo regionale – spiega il presidente Padrin -. Per agevolare il quadro di ripartenza, stiamo definendo un contributo consistente a favore di Dolomitibus, grazie ai fondi statali che ci arriveranno in compensazione delle minori entrate causa Covid».