BELLUNO «Il convitto d’area per le scuole superiori bellunesi è un’idea che stiamo portando avanti con convinzione. In questi giorni stiamo studiando tutte le possibilità, anche per risolvere in tempi celeri alcune criticità che ci sono state presentate, a partire dalla chiusura dello Sperti di Belluno». Lo afferma la consigliera provinciale delegata all’edilizia scolastica Lucia Da Rold, a margine della commissione consiliare plenaria del martedì mattina che ha affrontato proprio la questione dello Sperti. La struttura religiosa di via Feltre a Belluno chiuderà al termine dell’anno scolastico. «Abbiamo saputo della chiusura solo da pochissimo, ma ci siamo attivati per studiare possibili soluzioni» spiega la consigliera Da Rold. «Siamo consapevoli dell’importanza dei servizi assicurati negli anni dallo Sperti, in quanto consentono la mobilità degli studenti – in questo caso delle studentesse – all’interno della provincia, garantendo una vera offerta formativa ampia. Senza servizi di ospitalità, infatti, chi proviene da aree decentrate rischia di dover scegliere la scuola superiore più vicina a casa, e non quella che offre il percorso di studi più congeniale». In tal senso, la Provincia rilancia l’idea del convitto d’area, non inserito all’interno di una scuola (come già succede all’agrario di Vellai, all’alberghiero di Falcade, al Dolomieu di Longarone e al polo scolastico di Cortina), ma a servizio di un’intera zona e quindi di più istituti. “Si tratta di un progetto che richiederà tempo, mentre nell’immediato ci concentriamo nella soluzione del problema relativo alla chiusura dello Sperti, in modo da individuare un servizio convittuale per la trentina di ragazze ospitate oggi nella struttura di via Feltre già per il prossimo anno scolastico».conclude la Da Rold
PERCHE’ CHIUDE L’ISTITUTO SPERTI, LA LETTERA DEL VESCOVO ALLE STUDENTESSE OSPITI DELLA COMUNITA’ DELLE SUORE
Il Vescovo ha chiesto un incontro con i genitori, a Belluno il 9 maggio alle 18.
AI GENITORI DELLE STUDENTESSE OSPITI DELL’ISTITUTO SPERTI
Genitori carissimi,
vi giunge questa Iettera nei giorni della celebrazione della Pasqua. Innanzitutto formulo a voi e alla vostra famiglia un augurio cordiale. Il nostro sguardo assume anche la visione della fede e, dunque, rinnoviamo la nostra fiducia e la nostra speranza nel Cristo risorto. Desidero, inoltre, condividere alcuni pensieri con voi. Vi riguardano Direttamente poiché, nell’anno scolastico in corso, avete scelto che vostra figlia studentessa fosse ospite neII’lstituto Sperti con la presenza e l’accompagnamento della comunità delle suore della Carità delle SS. B. Capitanio e V. Gerosa, in particolare nella persona di sr Marianna a cui va tanto apprezzamento e profonda riconoscenza. In questi mesi, specialmente dall’inizio di gennaio, abbiamo attivato un serrato confronto fatto di dialogo e di “ipotesi di lavoro” tra Istituzioni direttamente coinvolte con la proposta educativa del convitto dell’istituto Sperti. Un primo livello di confronto ha impegnato l’Opera San Martino che è – per così dire – titolare delle iniziative che si svolgono allo Sperti, ma poi anche la Diocesi a cui l’opera fa riferimento, inoltre la Provincia d’Europa delle Suore di Carità nella persona della Madre responsabile. Successivamente c‘è stata una consultazione anche a livello di Istituzioni amministrative locali. Il problema gradualmente ha manifestato aspetti di criticità di vario genere fino al punto di riconoscere una seria e improrogabile questione di sostenibilità anche della stessa iniziativa del convitto. Occorre considerare il fatto che la Provincia stessa delle Suore della Carità ha manifestato la rilevante difficoltà a venire incontro alle esigenze di presenza educativa nel convitto stesso. Suor Mariann a è nella necessità improrogabile di un avvicinamento alla propria famiglia, ma già si sapeva che avrebbe concluso il suo mandato. Il fatto nuovo è che la Provincia delle Suore non ha più risorse umane per corrispondere all’impegno di presenza e di accompagnamento che il nostro Convito richiede. La stessa Comunità delle Suore concluderà la sua presenza qui allo Sperti. Evidentemente ciò ci Iascia con un grande vuoto, in considerazione della preziosa testimonianza e servizio di vita consacrata svolti dalle suore finora nella nostra Diocesi. Abbiamo cercato di tagliare la situazione in modo tale da aprire delle possibilità per continuare l’esperienza del convitto, ma gradualmente sono emerse le implicanze educative e anche quelle gestionali relative soprattutto alle risorse umane da investire sul fronte delicatissimo del rapporto con delle adolescenti e delle giovani. In questo tempo di ricerca ci siamo anche attardati nel dare una comunicazione certa, poiché abbiamo fondato più possibilità che non ci sono risultate soddisfacenti al fine di garantire il servizio finora compiuto. Ci scusiamo tantissimo, ma comprendete anche che abbiamo cercato il possibile per dare continuità a esso. Ci appare troppo delicato questo accompagnamento educativo da non permetterci soluzioni di ripiego e neppure di impostare una gestione senza le dovute attenzioni e garanzie. Siamo neIl’imbarazzante decisione di chiudere il servizio con la fine di questo anno scolastico. Comprendiamo le difficoltà che gravano su di voi, genitori e sulla vostra famiglia, ma ora sarebbe improvvido per l’Opera San Martino riuscire ad assicurare un servizio all’altezza delle adolescenti stesse. Certamente non da subito, ma con un ponderato discernimento è da augurarsi che I’attuale difficile situazione possa predisporci nel futuro a pensare e valutare in modo adeguato alle nuove esigenze di accompagnamento e di condivisione per adolescenti e giovani. Nei prossimi mesi penso ci possa essere l’opportunità, eventualmente, di incontrarci, affidando questo impegno a sr Marianna che con voi ha saputo tenere un aperto e confidenziale rapporto. Rinnovo il mio augurio pasquale e porgo cordiali saluti
il vescovo della Diocesi di Belluno e Feltre, Renato Marangoni
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CONVITTO SPERTI, SERVIZI CANCELLATI E LE PREOCCUPAZIONI DEI GENITORI