BELLUNO Dopo alcune settimane di lavoro intenso, l’operazione pulizia del lago di Santa Croce entra nella fase conclusiva. Il livello dell’acqua è stato tenuto più basso del normale di 5-6 metri nell’ultimo mese, in modo da consentire a uomini e mezzi di ripulire non solo le sponde, ma buona parte delle aree a ridosso delle rive. I lavori alla spiaggia di Farra sono praticamente conclusi e le operazioni si sono spostate nella zona del circolo velico, della Baia delle Sirene e del centro ittiogenico, dove ci sono ancora diversi tronchi e detriti da rimuovere. Ma già dalla prossima settimana il livello tornerà ad alzarsi, in modo che il lago sia pronto ad affrontare la stagione turistica già per fine maggio. «O comunque non appena il quadro pandemico lo renderà possibile» spiega il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, delegato alla difesa del suolo. «In queste settimane abbiamo potuto portare avanti una pulizia preventiva che serve per la sicurezza dei canadair, come dimostra lo spegnimento dell’incendio di Pozzale di Cadore. Senza la pulizia del lago, con tutti i tronchi spiaggiati che potevano tornare a galleggiare al centro del bacino in caso di innalzamento del livello, sarebbe stato complicato e pericoloso consentire ai canadair di utilizzare il corridoio di rifornimento. Corridoio che tra l’altro è stato controllato più volte. Le condizioni di siccità di queste settimane dovrebbero vedere un netto miglioramento con il cambio meteorologico previsto. Ma poter disporre di un lago di rifornimento in totale sicurezza era e rimane una delle priorità. L’altra priorità è legata al turismo e all’importanza che il lago riveste per l’economia locale. Proprio per questo abbiamo velocizzato le operazioni e d’accordo con Enel già la prossima settimana il livello dell’acqua potrà tornare ad alzarsi, fino a raggiungere la normalità nel giro di qualche settimana». La Provincia, una volta conclusa la pulizia “di primavera” ha intenzione di programmare già un intervento anche per l’autunno. «In questo modo potremo lavorare di nuovo sulle sponde, al termine della stagione turistica – conclude il consigliere Bortoluzzi -. Si tratta di prevenzione per evitare un nuovo accumulo di tronchi e detriti».