di RENATO BONA
Con lo slogan “Vieni in farmacia e dona un farmaco a chi ha bisogno, perché nessuno debba più scegliere se mangiare o curarsi” Banco Farmaceutico Carità in opera contro la povertà sanitaria (presente in 22 province, con 494 farmacie e 119 enti convenzionati) ha promosso dall’8 al 14 febbraio in tutta Italia la ventiduesima edizione della Giornata di raccolta del farmaco. Il sito diocesano “chiesabellunofeltre”, sempre puntuale, conferma che “Chi vorrà partecipare, potrà andare in una delle 32 farmacie che hanno aderito quest’anno sul nostro territorio” e richiama quanto scritto dai responsabili del Banco Farmaceutico: “È un gesto molto semplice che, come la colletta alimentare, richiama tutti, volontari in primis, al valore della gratuità per il fatto che noi per primi siamo in ogni istante fatti oggetto della carità di Dio che ci fa essere”. Ancora dal sito di Belluno-Feltre: “Saranno inoltre 13 gli enti, che successivamente distribuiranno i farmaci raccolti alle persone indigenti” ed il richiamo al fatto che “In questo periodo di crisi sanitaria ed economica, sono aumentate le persone che faticano ad accedere alle cure sanitarie, alcune spinte in una condizione di ulteriore marginalità, altre che si presentano come ‘nuovi poveri’”. Considerato che “Questa società, affaticata dalla pandemia, ha tanto bisogno di testimonianze di gratuità, come quelle del volontariato, per guardare al domani con quella speranza, di cui papa Francesco parlava in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri del 14 novembre scorso: viene riportata una affermazione del Pontefice: “La speranza di domani fiorisce nel dolore di oggi. Sì, la salvezza di Dio non è solo una promessa dell’aldilà, ma cresce già ora dentro la nostra storia ferita – abbiamo il cuore ammalato, tutti – si fa strada tra le oppressioni e le ingiustizie dei mondo. Proprio in mezzo al pianto dei poveri, il Regno di Dio sboccia come le tenere foglie di un albero e conduce la storia alla meta, all’incontro finale con il Signore”. Lo stesso sito diocesano riporta quindi una efficace sintesi di cosa è il Banco farmaceutico a livello nazionale, ribadendo che dal 2000 “aiuta chi è povero a curarsi; raccoglie medicinali da donare a 1800 realtà benefiche; fornisce i ‘Dpi (mascherine, igienizzanti ed altro) a chi lavora nelle realtà assistenziali per proteggerli dal Covid”. Insomma: la “mission” è di rispondere al bisogno farmaceutico delle persone indigenti, attraverso la collaborazione con le realtà assistenziali che già operano contro la povertà sanitaria, testimoniando un cammino di educazione alla condivisione e gratuità. Una splendida realtà che appunto dal 2000 organizza il secondo sabato del mese di febbraio, la raccolta del farmaco attuata da migliaia di volontari, nelle farmacie (a livello nazionale sono state 4 mila 864 lo scorso anno) che aderiscono all’iniziativa: invitano i clienti a donare uno o più farmaci per gli enti assistenziali del territorio: 600 mila gli indigenti e 1800 le realtà assistenziali che ne beneficeranno quest’anno. Ricordiamo anche che lo scorso anno sono state donate qualcosa come 465 mila 019 confezioni (per un valore complessivo di 3 milioni 640 mila e 286 euro). Ed ecco qui di seguito l’elenco – riportato da “bancofarmaceutico.org” – delle farmacie che aderiscono a livello di Provincia di Belluno: farmacia Taibon Agordino in piazzale IV Novembre; farmacia All’Ospedale Speziale srl, piazza dei Martiri Belluno; farmacia Arrigoni, via De Gasperi, Sedico; farmacia Baratto Giovanni, via Travazzoi, Belluno; farmacia Chimenti, viale Giovanni Paolo I, Belluno; farmacia Comunale all’Ospedale, via Negrelli, Feltre; farmacia Coran snc. via Vittorio Veneto, Belluno; farmacia di Mas, piazza Papa Luciani, Mas di Sedico; farmacia Dolomiti, via Frontin, Borgo Valbelluna; via Feltre, Belluno;via Roma, località Sant’Anna di Lozzo di Cadore; farmacia dott. Somacal Alessandro, piazzetta Bivio, Ponte nelle Alpi; farmacia dott. Deserti Adorna, via Strada Vecia, Cesiomaggiore; farmacia Ente cooperativa di consumo soc. coop, via Frescura, Calalzo di Cadore; farmacia Faè, via Caduti del lavoro, San Gregorio nelle Alpi; farmacia Fassa Pietro, Corso Veneto, Caprile, Alleghe; farmacia Favretti dott. Giorgio, piazza Libertà, Agordo; farmacia Giardina, piazza Papa Luciani, Canale d’Agordo; farmacia Girardi via Roma, Castellavazzo; farmacia Madonna delle nevi, piazza San Giacomo, Gosaldo; farmacia Meano snc via Vittorio Veneto, Santa Giustina; farmacia Riva, via 1. Maggio, Belluno; farmacia San Giorgio dott. Venturelli Enrico, La Piazza, Domegge di Cadore; farmacia San Pietro, piazza Garibaldi, San Pietro di Cadore; farmacia San Giorgio srl-boots, corso Italia, Cortina: farmacia San Valentino snc, via La Cal, Limana; farmacia Sartori, via Roma Borgo Val Belluna; farmacia Smerieri, via Roma, Limana; farmacia Tiziano, piazza Tiziano, Pieve di Cadore; farmacia Veneggia snc, via degli Agricoltori, Belluno; farmacia Zampieri dott. Esther, via Roma, Longarone; Lafarmacia Boco, via Rialto, Belluno.
NELLE FOTO (dai siti “chiesabellunofeltre”, e “bancofarmaceutico.org”): l’annuncio dell’esemplare iniziativa; farmacie del centro storico di Belluno: la Boco di via Rialto, la Perale di Piazza Vittorio Emanuele III, la farmacia All’Ospedale Speziale di Piazza dei Martiri e la Venturelli di Piazza Santo Stefano; la prima pagina del sito telematico della Diocesi di Belluno-Feltre che richiama il servizio sulla raccolta benefica di farmaci.