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BELLUNO «Queste classifiche vanno prese come le recensioni su internet dei ristoranti o degli alberghi: danno un’indicazione, certo, ma opinabile e mutevole, non certo la verità assoluta. Se in quel ristorante si mangia bene o male, dipende da tanti fattori, e anche dal gusto di chi giudica». Il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, commenta così la nuova indagine di “Qualità della vita” stilata dal Sole 24 Ore e pubblicata oggi. Un’indagine che vede trionfare Bergamo – davanti a Trento e Bolzano – e piazza Belluno al 45° posto. I valori positivi sono quelli dell’indicatore “Ricchezza e consumi” (8° posto in graduatoria), con il miglior risultato a livello nazionale per il basso numero di protesti e il secondo posto per il basso numero di famiglie con Isee sotto i 7mila euro; ottimi i risultati per quanto riguarda i risparmi bancari delle famiglie e le mensilità di stipendio per comprare casa. Positivi anche i valori dell’indicatore “Giustizia e sicurezza” (31° posto), con il rilievo dei bassi numeri di furti, rapine, incendi e litigiosità. L’indicatore “Affari e lavoro” (51° posto) è appesantito dal numero di ore di cassa integrazione autorizzate, dal numero di pensioni di vecchiaia e dalla scarsa incidenza di imprese sociali. Bene anche “Ambiente e servizi” (35° posto) dove spicca la raccolta differenziata (quarto miglior risultato nazionale nella sottocategoria). Nell’indicatore “Cultura e tempo libero” (79° posto), ottimi risultati per le sottocategorie aree protette e indice di lettura, mentre si registra il peggior livello nazionale nell’indice climatico, a causa del conteggio di soleggiamento, pioggia e giorni freddi. «Già questo fattore ci dice come questo genere di graduatorie siano tanto complesse da stilare quanto “impacciate” nell’inquadrare il concetto di qualità della vita declinato nei vari territori dello Stivale. È ovvio che nei giorni di soleggiamento, pioggia e freddo Belluno non potrà mai competere con Siracusa o Cagliari: e già questo la dice lunga su come può essere percepita la montagna, o meglio una parte di montagna, dato che Trento e Bolzano, oltre all’autonomia speciale, sono sempre a ridosso delle prime posizioni» sottolinea il presidente Padrin. «È uno dei motivi per cui non dobbiamo leggere queste classifiche con entusiasmo quando siamo stati nei primi posti e con abbattimento quando siamo a metà graduatoria. Piuttosto, ci servano da stimolo a fare sempre meglio, a lavorare per lo sviluppo e il benessere delle nostre comunità».
DILLO A RADIO PIU’…
DI FABIO DAI PRA
riguardo all’articolo di oggi sulla nuova classifica della Qualitá della vita, vorrei ricordare che per 30 anni la provincia di Belluno è stata sul podio di questa classifica, mentre negli ultimi 6 anni galleggiamo costantemente oltre il 40° posto:
Dal Sole 24ore: https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-della-vita/tabelle/
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