TAIBON Si parla tanto di aiutare i giovani, di assisterli nelle loro iniziative perché rimangano sul territorio, perché i paesi non si spopolino e poi ecco che alla prova dei fatti tutte le teorie rimangono tali e anziché trovare aiuto nelle istituzioni, si sormontano gli ostacoli, cresce lo sconforto e la gente o entra in fabbrica o se ne va altrove dove le belle parole che riempiono la bocca trovano un minimo di concretezza. Questo viene in mente ascoltando la storia di Irene e Raissa che a Taibon vorrebbero (o forse volevano) avviare un’attività e il consiglio comunale ne era entusiasta, in un paese che nel tempo ha perso ormai quasi tutto, dal forno del panettiere all’edicola alla banca e poi una serie di attività commerciali a catena. Raissa e Irene hanno presentato la pratica nei giusti tempi per sfruttare la buona stagione per poi scoprire che la stessa è stata respinta dall’Unione Montana in quanto al contrario di quanto riferito dal tecnico comunale è necessario presentare autorizzazione paesaggistica in forma ordinaria e non semplificata… In poche parole tutto da rifare e non sono elaborati tanto semplici, prevedono due mesi di tempo per l’approvazione. Quindi l’estate se ne andrà, Irene e Raissa perderanno una stagione perché ad ottobre mica facile in montagna andare al campo di addestramento e sinceramente non sembra cosa difficile da capire.
DILLO A RADIO PIU…”aperto l’ufficio complicazioni affari semplici”
Siamo Irene e Raissa, due educatrici cinofile rispettivamente della Val di Zoldo e dell’Agordino. Da due anni facciamo consulenze e Dog Sitting a domicilio in queste zone, ma il nostro progetto è di aprire un centro cinofilo che possa essere un polo di servizi per il cane e un punto di riferimento per i valligiani, cosa che attualmente manca nelle nostre vallate. Un anno fa siamo finalmente riuscite a trovare un terreno disponibile in affitto a Taibon, ma da allora sono iniziate le disavventure causate dalle lunghissime tempistiche della burocrazia italiana. A febbraio di quest’anno avevamo pronti sia il contratto d’affitto che il progetto da presentare al consiglio comunale di Taibon. A marzo abbiamo presentato il nostro progetto al consiglio, e abbiamo ricevuto approvazione e sostegno per voler intraprendere questa attività in un periodo così difficile e in un paesino in cui le attività commerciali stanno pian piano calando. Abbiamo ricevuto l’approvazione e, avendo avuto conferma che fosse sufficiente una pratica semplificata, abbiamo firmato il progetto e lo abbiamo consegnato all’ufficio tecnico a metà aprile. Dopo 2 mesi (!) ci è stato dato l’ok con alcune modifiche, dopodiché abbiamo riconsegnato il progetto a metà giugno per l’invio ai beni ambientali. Da lì il conto alla rovescia di 25 giorni: speravamo di poter concludere i lavori e aprire per l’estate, ora se tutto fosse andato bene avremmo potuto aprire per settembre. Ma qualche giorno fa arriva la brutta notizia: il nostro progetto è stato bocciato perché la pratica doveva essere ordinaria e non semplificata! Tutto da rifare! E la data prevista di inizio lavori è fine ottobre, sperando che nel frattempo non ghiacci il terreno! Siamo davvero sconfortate, perché è facile lamentarsi del fatto che non ci siano servizi oppure che i giovani non investano sul nostro territorio, se poi queste sono le difficoltà a cui vanno incontro. Ringraziandovi per l’ascolto delle nostre parole, vi chiediamo se possibile di portare la nostra situazione all’attenzione degli ascoltatori, sperando di smuovere la nostra situazione e riuscire a tagliare un po’ i tempi.
Raissa & Irene