IL PESO DELLA RESPONSABILITA’
UN CONTAGIO CHE NON CONOSCE FRENI, SONO ORMAI PIU’ DI MILLE I MORTI IN ITALIA. DOMANI IN LUXOTTICA NON SI LAVORA, “TUTTI A CASA” E CHI SGARRA SE LA VEDRA’ CON LA LEGGE CHE SARA’ INTRANSIGENTE, I CARABINIERI IN CAMPO CON 140 PATTUGLIE. DA TAIBON AMMINISTRAZIONE E FARMACIA FANNO SQUADRA PER PORTARE LE MEDICINE A DOMICILIO, PER LA SPESA CI PENSANO GIA’ I SUPERMERCATI DI AGORDO E ALCUNI NEGOZI DI VICINATO BEN ORGANIZZATI E APERTI IN TUTTA LA VALLATA, DA LA VALLE A ROCCA PIETORE. E’ ALLARME TRUFFE, NESSUNO E’ INCARICATO DI GIRARE PER LE CASE SE NON RICHIESTO. IN LUXOTTICA LA GENTE E’ PREOCCUPATA E NERVOSA ALTROVE SI MINACCIA LO SCIOPERO SE NON CHIUDERANNO LE FABBRICHE MA C’E’ GIA’ CHI COME EPTA, COSTAN E JOINT&WELDING HA GIA’ DECISO DI SOSPENDERE TUTTO.
di Mirko Mezzacasa
Ieri mattina a Belluno si contavano 48 persone positive al Coronavirus, a sera erano 52, mercoledi solo 35. L’Agordino non è esente dal problema dove è stato fatto il tampone, dove non è stato fatto non si sa, ma eventualmente lo si scoprirà e se qualcuno ha sottovalutato la pandemia si sentirà moralmente responsabile, per iniziare. Positivi anche nell’Agordino, inevitabile, non solo a La Valle, Voltago piuttosto che all’ospedale di Agordo. Le premesse del primo fine settimana da “state tutti a casa” non sono tra le migliori. Ieri in sei ore 8 persone hanno smesso di respirare, 7 a Treviso e 1 a Vittorio Veneto, l’asticella dei decessi in Regione sale a 40 ed è l’ospedale di Treviso che conta il numero maggiore di morti, purtroppo già 21. Situazione diversa a Belluno dove i pazienti tra le mura del San Martino sono sempre una decina nessuno in terapia intensiva, come ieri mattina. Ma non a Feltre, quattro nuovi ricoveri ieri tra le 11 della mattina e le 17 del pomeriggio a conferma di come il feltrino sia la zona più martoriata della provincia. Quindi niente di cui meravigliarsi se il Premier ha adottato la linea dura -quasi per tutti – e le Forze di Polizia con i Carabinieri sono pronti alla “retata” di chi si crede furbo e sta programmando la gita fuori porta, sotto alle stelle nei rifugi o nella taverna dell’amica. C’è però anche chi ha risposto in modo straordinario all’invito del Presidente Giuseppe Conte e quando ha dovuto acquistare le sigarette ha preferito il distributore automatico alle porte del negozio che oltre al tabacco propone pure il gioco d’azzardo. E poi c’è chi si organizza con il trasporto di vivande e medicinali a domicilio, la Farmacia di Taibon punterà sul grande impegno del messo comunale a Feltre porte aperte ai volontari, ma occhi alle truffe state in campana. Ieri è stata la giornata dei lavoratori delle fabbriche (quelle da chiudere a doppia mandata per il deputato di Fratelli D’Italia Luca De Carlo), uomini e donne arrabbiati, impauriti, perplessi fin da quando sono saliti sull’autobus lontano dall’autista ben difeso dai sedili vuoti, ma dai racconti dei dipendenti nella parte rimanente del pullman molti si sono ritrovati a contatto di gomito a guardarsi in cagnesco. Fin dalla mattinata l’attenzione è stata incentrata sul “cosa ci facciamo in fabbrica se ovunque è tutto chiuso?” Hanno risposto i sindacati, qualcuno, i volontari delle Rsu i capocce non hanno tirato manco un filo di fiato non dai nostri microfoni di via Paris Bordone a Taibon Agordino dove le porte, rispettando il droplet sono sempre aperte, 24 ore su 24. Emilio Bez della Uiltec ha invitato a pensare a fermare la produzione. In serata ha preso la parola sui social il coordinatore della Femca Cisl dello stabilimento di Agordo Fabio Geremetta che non ha lesinato critiche per comportamenti irresponsabili a cui ha assistito nei giorni che hanno preceduto il decreto e dove l’allarme era già alto. “Le misure che abbiamo adottato con l’azienda sono andate fin da subito ben oltre quelle indicate dal Governo” ha dichiarato. Ma ha pure sottolineato come nessuno sia al corrente se all’interno dello stabilimento blu ci siano dei casi di positività. “Non possiamo verificare le condizioni delle persone che entrano si va un po’ a naso” ha concluso. Geremetta pensa e scrive del Cavaliere Leonardo Del Vecchio “La sua assenza in questo momento delicato non è giustificata, una posizione ufficiale in prima persona la deve prendere lui. Forse solo la sua voce servirebbe a rassicurarci tutti”. Sarà il fine settimana dei controlli, Carabinieri e Forze di Polizia non risparmieranno nulla a nessuno anche perché sono loro sulla strada, i primi a rischiare e come i sanitari hanno già pagato le prime conseguenze. I controlli saranno serrati e se qualcuno intende prepararsi una scusa per giustificare una presenza oltre i suoi confini se la prepari bene perché i tribunali non esiteranno ad aprire le porte e già si preparano ad accogliere quei baristi che nei giorni scorsi per fare cassa hanno sforato l’orario di chiusura. A proposito di sindacalisti non dimentichiamo il grande impegno di uomini e donne che sono al fianco di medici e infermieri, che da giorni chiedono la chiusura di ambulatori e maggiori protezioni per i lavoratori e ieri qualche cosa finalmente si è mosso.