“In considerazione del silenzio della Provincia non sarebbe sbagliato se la Regione incaricasse uno studio per una valutazione della mobilità e dei progetti”
AGORDO Un miliardo di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per la ferrovia fino a Cortina. La vuole il Cadore con i suoi progetti tra Boite e Ansiei. Un progetto non è sufficiente, nell’area cadorina ne sono stati fatti due. Poi c’è quello Agordino, che piaccia o no “rivale”. I cadorini hanno deciso di passare alle maniere forti arrivando a definire “bufala” il progetto del professionista di La Valle Stefano Dell’Osbel, che non si è certo limitato a tirare due linee su una carta geografica, sono anni che l’Architetto ragiona, studia, propone e relaziona e soprattutto condivide i progetti con gli amministratori del territorio, che dovranno decidere. Dal centro del Broi Mossa giustificata quella dei cadorini, la miglior difesa è l’attacco in una battaglia dove per entrambi i fronti alle certezze subentra il timore. La Provincia non potrà limitarsi ad osservare, anzi chiamata in causa ha sul tavolo più proposte, più opportunità per un confronto. Nell’Agordino amministratori, imprenditori, politici, sindacalisti, associazioni non reputano il progetto di Dell’Osbel frutto dell’idiozia, piace al turismo e all’industria.. .
IL PRESIDENTE DEL COMITATO FERROVIA PER L’AGORDINO PAOLO SELVA MORETTI
DAL CORRIERE DELLE ALPI, GIANNI SANTOMASO