AGORDO Tito Paolo Caldart era proprietario di un terreno alle porte di Agordo, in località Pragrande, ma un giorno è arrivato l’ingegnere per conto di Veneto Strade che gli ha spiegato che lì sarebbe stata realizzata una grande rotatoria futuro per la viabilità agordina, ovvero l’ingresso alla tangenziale (Pragrande Brugnach via Polane), oppure al centro della città lungo la storica regionale 203 agordina. Era il 2012 quando Tito Caldart non ha opposto resistenza, piuttosto è sceso a patti con i tecnici incaricati firmando la famosa “cessione bonaria” ovvero un esproprio per pubblica utilità al quale corrisponde un importo concordato e contro firmato. Inoltre nei patti era stato previsto un transito pedonale, assicurato fino ad un’eventuale lottizzazione futura dei terreni, (mai andato in porto) per l’accesso alla propietà sopra la nuova viabilità. Dopo dieci anni la rotonda è stata realizzata, ma non è stato definito l’atto di compravendita o il decreto di esproprio, quindi non risulta saldata la quota relativa alla cessione bonaria (dopo un acconto d’inizio lavori). Al proprietario dei terreni mai è stata data comunicazione di fine lavori con la quantificazione delle cifre spettanti per le occupazioni temporanee e non è mai stata realizzata la famosa viabiltà pedonale sostitutiva dell’allora sentiero che permetteva l’accesso alle altre proprietà. Per questi motivi Tito Paolo Caldart si è rivolto ad un legale risultando il cantiere in stato di “abbandono” e la rotatoria funzionante con occupazione del bene. “Vorrei capire – conclude Caldart – quali sono le intenzioni di Veneto Strade per rendere completamente conforme l’accordo stipulato a suo tempo, o in caso contrario che mi venissero almeno comunicati i motivi che ostacolano la conclusione dell’iter. Spero che nel frattempo quei terreni non diventino edificabili con un nuovo prg perché oltre al danno si aggiungerebbe la beffa di una tassazione non di poco conto su un terreno dove oggi transitano i veicoli per l’Agordino, il novo mappale tutt’ora è a me intestato”.
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