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Le previsioni, che avevano prospettato nevicate più abbondanti
La neve, tanto attesa e annunciata, è finalmente arrivata, ma in quantità decisamente inferiore alle previsioni. Sulle Dolomiti e le Prealpi, le precipitazioni hanno portato dai 2 ai 10 centimetri di neve, a seconda dell’altitudine. A 1.000 metri si registravano solo 2-3 centimetri, mentre a 1.500 metri la copertura non superava i 5 centimetri. Salendo tra i 2.000 e i 2.200 metri, lo spessore si aggirava intorno agli 8-10 centimetri. Dati confermati dall’Arpav, che ha rilevato accumuli modesti anche nelle principali località montane: sul Monte Grappa circa 20 centimetri, mentre 10 sono stati registrati sul Monte Cherz, sui Monti Alti Ornella sopra Arabba e sulle Pale di San Martino a Taibon. Se sulle Dolomiti la situazione non ha presentato particolari criticità, qualche problema si è verificato sulle Prealpi. In particolare, a Pian de le Femene, al confine tra Vittoriese e Belluno, alcune auto sono rimaste bloccate nella neve, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco. Gli stessi operatori sono stati impegnati nella rimozione di tronchi e rami abbattuti dal vento in varie località. Neve anche sulla piana del Cansiglio, dove si sono segnalati episodi di automobilisti in difficoltà, con l’attivazione dei mezzi spazzaneve per garantire la circolazione. Veneto Strade, nella mattinata di ieri, aveva avvertito del pericolo del vento ai passi, pur sottolineando che non si erano riscontrate particolari criticità. Tuttavia, la raccomandazione di viaggiare con gomme invernali o catene a bordo resta valida per chiunque si avventuri in quota. L’episodio riporta in primo piano l’importanza di comunicazioni meteo accurate, essenziali per non disilludere il pubblico e garantire una gestione ottimale delle risorse locali. Intanto, la montagna resta comunque una meta suggestiva, con o senza coltri di neve da record.