Il 25 e 26 maggio nel Parco Pineta con “Lo Scalpello magico” A seguito degli schianti del “Vaia” del 29 ottobre 2018, quattordici artisti del Bellunese, del Trentino e del Padovano faranno rivivere altrettanti tronchi di alberi caduti. L’iniziativa di Gino Luigi Lo Bartolo di “Lo Scalpello magico” è in programma al Parco Pineta del Col Nevegal – pure devastato dall’evento calamitoso – sabato 25 maggio a partire dalle 8 e domenica 26 maggio fino alle 18 (sarà garantito il servizio di ristoro, meglio se telefonando al 338-2101646). Ecco chi sono i quattordici protagonisti del nuovo gesto di solidarietà: Walter De Biasio “El Zoldo” di Canale d’Agordo, Jury De Col “Ciarèt” di Alpago, Italo De Gol di Santa Giustina, David Fent di Cesiomaggiore, Cesare Ghedina “Crepo” di Belluno,Eros Lena “El Fritool’s’” di Canale d’Agordo, Luigi Lo Bartolo“Gigiloba” di Belluno-Nevegal, Gino Lunz “Jek”di Maso Lunzi Pergine di Valsugana, Ivan Rosso di Canale d’Agordo, Enver Rovere di Levico Terme, Paolo Schenal di Pedavena, Matteo Schiavo di Abano Terme, Andrea Dietre di Tortegno,Ugo Della Giacoma “Hughs” di Canale d’Agordo. Enzo Mazzocco sul sito “amicidelnevegal” scrive a proposito di questa manifestazione: “Apprendiamo con piacere che un gruppo di artisti interprovinciale darà vita al disastrato Parco Pineta in Nevegal. La furia della tempesta Vaia, non ha risparmiato che pochi dei meravigliosi alberi che facevano da cornice al Parco Pineta sul Colle; ma ora lo “Scalpello Magico” si metterà all’opera per far rivivere con creatività e sapienza tutta una serie di sculture da ammirare prossimamente al Parco Pineta. Quattordici artisti per quattordici statue che abbelliranno con le loro forme ‘viventi’ quel che purtroppo la natura ha duramente colpito. Queste opere vivranno a dispetto delle avversità e costituiranno qualcosa che varrà la pena (quando pronte ) di ammirare per apprezzare la creatività dei singoli artisti”. E conclude: “Una notizia positiva che ogni tanto non guasta fra tante che ultimamente ci danno di che pensare…”. Il ciclone Vaia – come si può leggere nel sito notizieinunclick – ha avuto in alcune parti delle nostre montagne, Bellunese e Altopiano di Asiago in primis, un impatto simile a quello di un terremoto, come sottolineato da Angelo Borrelli, Capo dipartimento nazionale della Protezione civile, presente alla cerimonia di Belluno per dimostrare, ancora una volta, come l’evento di fine ottobre 2018 sia stato un momento eccezionale anche per l’intera rete nazionale di volontari della Protezione civile. Erano stati oltre mille i partecipanti alla Spes Arena di Lambioi all’incontro regionale del volontariato di Protezione civile voluto dalla Regione Veneto per esprimere profonda gratitudine per i quattromila volontari che si sono prodigati in occasione dell’eccezionale ondata di maltempi “e si sono messi a disposizione per aiutare comunità e territori così duramente colpiti dalla furia del tempo, che si sono spesi senza sosta, dando un contributo fondamentale alla ripresa, soprattutto nei primi giorni di emergenza”.
NELLE FOTO (Gino Luigi Lo Bartolo; Marco Bona): Il Parco Pineta dove 14 artisti “rianimeranno” i tronchi caduti in occasione del disastro Vaia; i danni provocati nella zona di Caprile-Selva di Cadore.