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DI LUISA ALCHINI
CENCENIGHE “Fermati sei ancora in tempo” una dei tanti moniti che spesso si usano in modo più o meno ironico nei confronti di un amico/a prossimo al matrimonio che sottintendono talvolta una concezione di imminente capovolgimento della vita di un uomo o di una donna con accezione tutt’altro che incoraggiante , oggi, ” per fortuna o purtroppo” ancora ci si sposa in chiesa. Una riflessione importante sul sacramento è stata offerta al Nof Filò di Cencenighe giovedì sera 30 ottobre dalla giornalista Costanza Miriano, invitata dal Consiglio pastorale unificato di Cencenighe e San Tomaso. Costanza ha preferisce presentarsi declinando le introduzioni che spesso dice essere troppo generose nei suoi confronti, da subito s’ intuisce la sua capacità comunicativa, racconta il suo percorso di fede nominando molto spesso il proprio padre spirituale, rivela di aver maturato l’ idea che la sua missione di cattolica sia essere da filo conduttore fra i dettami della Chiesa e gli uomini e donne di oggi, in un modo più moderno e accattivante, Il suo primo libro “ Sposati e sia sottomessa” ha sollevato un vero e proprio caso editoriale tanto da suscitare una marea di polemiche arrivando persino alla denuncia da alcuni lettori sia in Italia che in Spagna con l’accusa di “apologia della violenza” .a tal proposto la Miriano ha spiegato che dovremmo comprendere che sottomissione dovrebbe uscire dal linguaggio del mondo, che legge tutto nell’ottica del dominio, del potere., essa non viene dal deprezzamento, non la si sceglie perché si pensa di non valere, e poi perché è il frutto della scelta della donna è il fatto che l’uomo sarà pronto a” morire per lei”. Quando san Paolo dice alle donne di accettare di stare sotto, non pensa affatto che siano inferiori, anzi, è al cristianesimo che dobbiamo la prima vera grande rivalutazione delle donne… La sottomissione di cui parla Paolo è un regalo di sé spontaneo, fatto per amore. Costanza Miriano da anni si occupa di divulgare il senso del sacramento alle nuove generazioni senza il timore di essere tacciata di bigottismo, una voce dapprima quasi fuori dal coro ma nel tempo è riuscita a creare un consenso ampio grazie anche alla sua verve ma anche tanta determinazione e convinzione.
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