Riceviamo e volentieri pubblichiamo la riflessione di Riccardo N.
Egregi signori delle istituzioni, consentitemi questo sfogo, al funerale del Cavaliere Leonardo Del Vecchio (il più grande Imprenditore che ľItalia abbia mai avuto fin’ora), non ho visto quattro persone che, per me, avrebbero dovuto esserci ” TASSATIVAMENTE “, presidente di Regione, Presidente del Consiglio, Presidente della Repubblica e Ministro delle Finanze (bellunese per altro), quest’ultimo, proprio, non ha scuse, ma nemmeno gli altri. Se dobbiamo essere franchi, ci si aspettava almeno un rappresentante Politico per ogni paese dove c’è una sede Luxottica, un’azienda che da lavoro più che dignitoso con un welfare che altri sognano, un’azienda che non ha delocalizzato, come tanti altri hanno fatto, lasciando a piedi i lavoratori ma che ha continuato a investire in quei lavoratori. Io non lavoro in quest’azienda e non sono nemmeno di Agordo ma conosco bene tutto quello che il Cavaliere ha fatto. Ieri mi sono vergognato di esserlo di essere Veneto e di essere Italiano, D’incà era troppo poco per questo territorio (il Veneto ), che voi continuate a sfruttare senza mai dare nulla, nemmeno un’ultimo saluto al più grande contribuente dell’Italia.
di Annalisa Dal Mas
Mi aggrego ad una lettera a Radio Più Emittente Agordina in cui un cittadino fa notare la pesante assenza del ”Governatore” del Veneto Luca Zaia al funerale e alla camera ardente del Cavaliere Leonardo Del Vecchio.
Ammesso che la critica politica e la libertà di Parola sono diritti imprescindibili della Costituzione Italiana, da fervente attivista politica mi sento anche io in dovere di rimproverare al Presidente di Regione la sua assenza. Un omaggio al più grande imprenditore Veneto, a colui che ha fatto in modo di uscire dalla povertà un’intera provincia era DOVEROSO. Aldilà della sua neutralità partitica ma per la sua grandezza d’animo. La più alta carica regionale non doveva essere assente e doveva trovare alcuni minuti per omaggiarlo e rendergli il giusto commiato per quanto fatto per tutto il territorio provinciale. Non mi vergogno di criticare questa assenza, pesante, vergognosa. Che non meritava deleghe di sorta. Proprio perché la figura del Presidente in campagna elettorale era sempre sul pezzo. Evidentemente il commiato al più grande imprenditore veneto non gli avrebbe portato popolarità?