di RENATO BONA
Conoscendo ed apprezzando la grande passione del mio fratello e collega Roberto per il Belluno calcio, gli ho girato una serie di “reperti” vale a dire schedine del Totocalcio, nelle quali compare anche il nome della squadra gialloblù. Con lo zelo che lo contraddistingue, Roberto ne ha ricavato un servizio per “Storia del Calcio Belluno 1905”, pagina-museo virtuale del club gialloblu che dedica a tutti coloro che al Belluno hanno voluto e vogliono bene. Possono leggerlo gli appassionati del calcio, ma non solo loro, visto che si tratta d storia degli anni ’70, il periodo aureo del sodalizio cittadino che, una volta conquistata la Serie C, si misurò anche con grandi società del panorama calcistico italiano, con lunghi trascorsi in massima Serie, se non addirittura scudettate. * Quella che consideriamo una vera e propria “chicca” ci è stata segnalata e trasmessa dal giornalista Renato Bona, già capo della redazione bellunese e bassanese del quotidiano “Il Gazzettino”, per decenni corrispondete Rai dalla provincia, nonché uno dei quattro soci fondatori del periodico “Fuorigioco” (Sostene Schena, Sergio Sommacal ed il compianto Piero Cester gli altri), il foglio che per quattro stagioni seguì e sostenne da vicino l’irripetibile sogno-avventura del Belluno di Eros Beraldo, di Buzzatti, Caneve, Losso, Bandiera, Balestra, Sommavilla e compagnia, in Serie C. Bona, che nonostante sia in pensione da qualche anno, non ha smarrito il pallino per il proprio mestiere, ha colto al volo l’opportunità di riprendere le sei schedine del Totocalcio, appartenenti alla collezione personale di Pierluigi Volpon, tifoso gialloblu di “vecchia data”. La particolarità delle schedine esibite con orgoglio dal titolare (assieme ai figli Cristina – con lui nella foto – e Massimo) del Bar Helvetia di via Mezzaterra, in città, conosciuto locale che offre anche i servizi di edicola e ricevitoria di tutti i concorsi e giochi possibili, è quella di presentare, fra i pronostici da indovinare, anche quelli relativi ad altrettante partite del Belluno. La schedina del Concorso 36, del 3 maggio 1970, diede spazio alle gare della Serie B (in cui spiccava il derby del Sud Foggia-Reggina, poi terminato 1-1 e a tre incontri di Serie D: Pordenone-Belluno, Schio-Trento e Forlì Senigallia. Il confronto che andò in scena allo stadio-velodromo “Ottavio Bottecchia” mise di fronte terza e prima forza del campionato. I gialloblu patirono un brutto avvio di gara, subendo nel primo tempo le reti neroverdi di Jut, su rigore e Muzzin. L’autorete di Bernardis, dopo la mezz’ora della ripresa, servì solo a dimezzare lo svantaggio, ma non ad evitare la sconfitta. La settimana successiva l’undici di Beraldo perse anche in casa (0-1), con il Montebelluna, che di lì a qualche domenica sarebbe retrocesso. In virtù di quell’inatteso kappaò, il Belluno fu scavalcato in testa alla classifica dal Trento e raggiunto dal Pordenone, dando addio ai propri sogni di gloria. In quella partita furono schierati: Piccoli, Valmassoi, Zampieri, Tesan, Fiorin, Lusente, Gagliazzo, Canella (73’ Patrizio), Collazuol, Olivotto, Gaiotti. La schedina del Concorso 22, del 23 gennaio 1972, venne modulata sui pronostici delle otto partite della Serie A (spiccava Lanerossi Vicenza – Juventus 1-3, con i berici guidati in panchina dall’ex giocatore-allenatore gialloblu nella Serie C del secondo dopoguerra Umberto Menti, tre di B e due di C con il derby veneto Belluno-Padova. Alla partita, secondo le cronache, assistettero circa 7 mila spettatori con un incasso di quasi 5 milioni di lire. In quella occasione l’undici gialloblu si confermò “ammazzagrandi” (al polisportivo erano già cadute Lecco, Udinese e Cremonese) imponendosi 1-0 grazie ad un’involontaria deviazione di Barbierato, su tiro di Rigo (capocannoniere del Girone C di Serie D 1970-71 con 16 reti nelle file dell’Arco, approdò in gialloblu dalla Mirandolese). Questa la formazioni bellunese: Bubacco, Cecco, Grion, Da Rold, Cerantola, Zampieri, Gagliazzo, Flaborea, Inferrera, Mantiero, Rigo. Anche la gara di ritorno fra biancoscudati e grifoni, giocata allo stadio Appiani, il 18 giugno 1972, trovò spazio nella schedina del Concorso 43. Il derby finì a reti inviolate e fu seguito solamente da un migliaio di spettatori. Rispetto alla gara d’andata il Belluno inserì Moretti, Argenta e Sommacal, mentre non scesero in campo Cecco, Da Rold e Mantiero. Si tratta di una schedina “storica” perché fra gli incontri da pronosticare compare quello di Ternana-Novara che, vinto 3-1 dagli umbri, valse all’undici di Corrado Viciani la prima e finora unica promozione in Serie A. Anche cinque domeniche prima il Belluno si era ritrovato in schedina: per il Concorso 38 del 14 maggio 1972, in occasione della gara di ritorno con l’Udinese. Quella volta le zebrette friulane (clamorosamente sconfitte 2-0 al polisportivo con i centri di Gaiotti e Gagliazzo) si imposero 4-0 con reti di Pellizzari, Dedè e doppietta di Bordon. Questo il Belluno schierato al “Moretti”: Bubacco, Cecco, Grion, Tesan, Cerantola, Moretti, Zardo, Canella, Mantiero (66’ Da Rold), Flaborea, Gaiotti. I gialloblu ebbero modo di rifarsi il 5 novembre 1972, quando tornarono in schedina per il Concorso 11, in occasione della gara casalinga con l’Udinese del campionato di Serie C 1972-73. Il Belluno si impose 1-0 con rete, quasi in zona Cesarini, di Gianni Inferrera. Un gol al quale “Storia del Calcio Belluno 1905” è molto affezionata perché il bello scatto di Bepi Zanfron che lo immortalò, da sempre è il simbolo del profilo della pagina. Beraldo schierò: Bubacco, Valmassoi, Grion, Olivotto, Del Piccolo, Moretti, Dalle Crode, Canella (68’ Tesan), Inferrera, Flaborea, Miorandi. La pregevole collezione dell’amico Pierluigi Volpon si chiude con la schedina del Concorso 8 del 20 ottobre 1974. Una schedina “classica”, con 8 incontri di Serie A, tre di B e due di C. Il primo di questi due è Belluno-Mantova, gara terminata 1-1 con reti di Jacovone per i virgiliani (che solo due anni prima erano in A) e Dalla Bella per i gialloblu. Quel giorno, in campo: Zamparo, Cisco, Stella, Cecco, Capeleto, Dal Bianco, Dalla Bella, Tamborini, Inferrera (78’ Follador), Miorandi, Gallio.
NELLE FOTO: Pierluigi Volpon con la figlia Cristina all’interno del Bar Helvetia; Massimo Volpon; Roberto Bona; la collezione di schedine dell’appassionato Pierluigi; due numeri di “Fuorigioco” della stagione 1971-72, la prima del Belluno Calcio in Serie C, in cui Volpon, da sempre tifoso dell’undici gialloblu, è stato ripreso dall’obbiettivo di Zanfron; il gol di Gianni Inferrera che valse l’1-0 sull’Udinese, il 5 novembre 1972. Il pregevole scatto di Zanfron è stato scelto come simbolo del profilo della pagina facebook “Storia del Calcio Belluno 1905”; figurina del Belluno dell’album Calciatori Panini 1973-74.