REDAZIONE Bianco-nero nei ricordi, rosso vivo nell’emozione. Quattro amici della RADIO PIU’, di quelli veri. Di Tita Zasso della Val di Frela c’è l’orologio in legno sulle pareti della radio, con l’Agner, il campanile, una testa piena di riccioli e un microfono. Con precisione l’anno non lo ricordo, ma considerando i capelli era qualche decennio fa quando Tita arrivò in radio con la sua opera, il suo gadget a perenne ricordo che custodisco con immensa gelosia. Quella volta era per omaggiarmi della sua arte, in tutte le altre occasioni era uno spettacolo al microfono, raccontava la sua vita con naturalezza, istinto, nel suo dialetto italianizzato. Ricordo l’emozione nel raccontarsi in sala Don Tamis in occasione di una delle tante mostre, ma anche l’orgoglio di essere agordino e suonare il corno quando chiusero la regionale 203 agordina, altro che manifestazioni con striscioni, quello era un segnale forte della gente di montagna (*Il corno alpino conosciuto anche come corno delle Alpi o corno svizzero, in francese cor des alpes è uno strumento aerofono di origine antichissima). Rizieri Ongaro el Rizi è stato tra gli amministratori-politici più importanti di questa vallata, in prima fila con l’arrivo del Repubblicano Giovanni Spadolini a Cencenighe per l’inaugurazione della mostra di Dino Buzzati al Nof Filò, assessore provinciale “alle squaze” ricordava lui sorridendo, sindaco di Cencenighe e Presidente della Comunità Montana Agordina con le sue battaglie mai sopra le righe, alla fine metteva tutti d’accordo da destra a sinistra, democristiani e socialisti compresi, con un sorriso con o senza prosecco tra le dita. In radio abbiamo ancora una parte di ufficio dell’allora Centro Commerciale Ganz, anche allora si era ricordato della RADIOPIU e da sempre ha sostenuto la mia emittente con la pubblicità nella quale faceva affidamento credendoci. Giorgio, Giorgio Favero, l’uomo che ha rilanciato il rogo e il testamento della Vecia Popa, il presepe accanto alla chiesa Arcidiaconale di Agordo, la messa a Forcella Camp. Tre appuntamenti importanti per il capoluogo, arrivava in radio di mattina, presto, a raccontarci quello che aveva in testa. Con le lacrime nel giorno in cui Valli ci ha lasciato “Sei stata meravigliosa”, una frase semplice che raccontava tutto. Ma era anche ficcante nelle critiche sia da consigliere di maggioranza che di minoranza a Palazzo Marconi “Quei cartelli sulla mostra che deturpano Villa Crotta”, insisteva, e poi passando alla pratica lo vedevi nel giardino dei De Manzoni a tagliare erba, potare le piante, rendere il giardino e il chiostro uno spettacolo con tanto di fiori alle finestre e senza chiedere nulla a nessuno. Del Salva potremo scrivere un libro, il fondatore, il direttore, il deus ex machina del Coro Agordo. Anche Salvatore Santomaso ha avuto un legame intenso, collaborativo con la RADIOPIU, davanti a tutti metteva la sua creatura, l’amicizia con Lamberto Pietropoli, la Messa per i Caduti della Montagna.
Cari amici… quanto mi mancate. Che il vostro rimanga esempio per le future generazioni.
mirko