AGORDO AGORDO Era il 1988 quando Antimo Savaris, consigliere in Comunità Montana Agordina propose al Presidente Floriano Pra di assegnare l’Agordino d’Oro alla pattuaglia acrobatica delle Frecce Tricolori. Il giorno della cerimonia pioveva sul Broi, nubi basse e le Frecce non poterono esibirsi nella Conca Agordina. Promisero però di transitare per Agordo al ritorno della loro esibizione in Germania. Sappiamo come fini tragicamente quella trasferta. Idea: perché non chiedere (con queste premesse) alla basa di Rivolto che possano passare sopra Agordo domenica in avvicinamento a Cortina ovviamente senza fumi tricolori.
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L’AGORDINO D’ORO PREMIO I DISCRETI
Anni Ottanta, la guerra dei confini. Belluno perdeva la Marmolada e Canazei in Trentino brindava alla Regina delle Dolomiti, anche in Val Gardena dove l’indimenticato ed amato presidente, Sandro Pertini trascorreva le sue vacanze. E’ in quel periodo che ha fatto visita agli agordini, sul palco del Broi e poi al pranzo in Valle di San Lucano. Nelle notti imminenti all’arrivo del Presidente sui muri a lato della strada compariva la scritta “La Marmolada è nostra”. Alla mattina c’era invece chi quelle scritte le cancellava Pertini è stato uno degli ospiti d’onore di quella manifestazione che era il fiore all’occhiello dell’Agordino. Sul palco Rolly Marchi. Arrivarono anche le Frecce Tricolori nel 1988, ma non poterono volare sopra Agordo, quel giorno il tempo non lo permise. Ma gli agordini poterono vedere i voli di prova nei giorni precedenti anche se la Pattuglia Acrobatica Nazionale (costituente il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico) con i suoi Aermacchi volò molto in alto prima di fare ritorno all’aeroporto di Rivolto a Udine. In valle di San Lucano si fermarono per ore a parlare con gli agordini, si fecero fotografare, firmarono autografi. Una settimana dopo il dramma: il 28 agosto 1988 la PAN fu protagonista dell’incidente di Ramstein in Germania in cui persero la vita tre piloti e 67 spettatori. “Pochi giorni dopo – ricorda Wikipedia – due dei tre piloti deceduti avrebbero dovuto testimoniare al processo per la strage di Ustica e questo fu motivo di vari sospetti circa la reale natura dell’incidente”.