di Renato Bona
Il 6 gennaio scorso, giorno dell’Epifania del Signore, da San Giovanni in Laterano Papa Francesco rivolto ai fedeli esordiva citando la frase “Di me sarete testimoni”; sono parole che “appartengono all’ultimo colloquio di Gesù risorto con i suoi discepoli, prima di ascendere al Cielo”, e come descritto negli Atti degli Apostoli” aggiungeva: “Riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra”. Proprio questo – annunciava – è il tema della “Giornata Missionaria Mondiale 2022” che, come sempre, ci aiuta a vivere il fatto che la Chiesa è per sua natura missionaria” e che quest’anno offre l’occasione di commemorare alcune ricorrenze rilevanti per la vita e la missione della Chiesa stessa come la fondazione, 400 anni fa, della Congregazione “de Propaganda Fide” – oggi per l’evangelizzazione dei popoli – e 200 anni fa, dell’“Opera della Propagazione della Fede” che insieme all’Opera della Santa Infanzia e a quella di San Pietro Apostolo, 100 anni fa hanno ottenuto il riconoscimento di “Pontificie”. E da qui, l’altro slogan: “Vite che parlano”. Il mese di ottobre è proprio quello tradizionalmente dedicato, fra l’altro, “alla riflessione dei fedeli sull’impegno missionario che ogni comunità è chiamata a vivere richiamandosi all’annuncio del Vangelo”. Per l’edizione 2022 della “Giornata missionaria” relativamente alla Diocesi di Belluno-Feltre guidata dal vescovo monsignor Renato Marangoni l’appuntamento è per questa sera, lunedì 17, nel Santuario mariano del Nevegal intitolato a Maria Immacolata Nostra Signora di Lourdes, dove a partire dalle 19 si svolgerà una veglia missionaria a proposito della quale nel sito “chiesabellunofeltre” si può leggere, a firma di don Augusto Antoniol, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale della Missione (oltre che parroco di Longarone, Fortogna ed Igne nonché amministratore parrocchiale di Ospitale di Cadore, Castellavazzo, Codissago e Podenzoi); “Ci aiuterà a pregare e ad aprire gli occhi sul mondo Gregoire Ahongbonon che in Africa testimonia il Vangelo della misericordia tra i più poveri dei poveri: i malati mentali. Un testimone che non consegna parole vuote o generiche, ma si consegna con il su vissuto, con la sua umanità semplice e ricca, un cristiano che è diventato lui stesso racconto di come Dio si prende cura e rilancia verso nuove opportunità l’esistenza ferita di tanti uomini e donne perseguitati e rifiutati”. Lo stesso don Antoniol scrive anche: “Siamo ad ottobre, mese missionario. Ancora un’altra domenica con le offerte imperate. Ecco la prima reazione di un parroco (io) quando le offerte non restano in parrocchia, ma devono essere versate in Curia. Ho sette parrocchie, mi arrivano 31 bollette della luce, e poi il gas, il gasolio, le riparazioni delle chiesette, e i poveracci che suonano il campanello… insomma si fa sempre più fatica a far quadrare i conti. E poi facciamo già tanto per i nostri missionari, ogni parrocchia ha i suoi e c’è anche il ‘Pane per amor di Dio’ in quaresima con tanti bei progetti”. A questo punto si chiede; “Perché anche la Giornata missionaria Mondiale? Si tratta di una colletta di tutti cristiani che secondo le loro possibilità vengono in aiuto alle giovani chiese missionarie in particolari situazioni difficili e di maggiore necessità provvedendo ai loro bisogni particolari: formazione dei seminaristi e dei catechisti, costruzione e manutenzione dei luoghi di culto, mezzi di trasporto per i missionari, educazione e sostentamento di ragazzi e bambini. E’ mondiale, cioè una questua che fanno tutte le chiese, anche le più povere, anche i miei cento cristiani di Gaya in Niger si tassavano per aiutare le chiese più povere: era un segno di solidarietà vera, di fratelli verso altri fratelli. E’ vero che laggiù non c’erano bollette da pagare (non c’era neanche l’elettricità), ma nessuno si lamentava o chiedeva condizionatori nonostante i 50 gradi all’ombra”. Una testimonianza, quella di don Augusto Antoniol che è un invito alla riflessione e, a nostro avviso, occasione da non perdere per ricordare sempre, e sottolineare, l’opera preziosa, di fatto indispensabile, del Centro Missionario di Belluno-Feltre dove con il Direttore Antoniol operano: il vice, don Ezio Del Favero, il segretario José Soccal, la formatrice Chiara Zavarise, ancora: don Luigi Canal, Ugo Chinol, Francesca Conte, Daniela Dametto, don Vito De Bastiani, Linda Gaio, Marilena Marchioni, Andrea Mazzucco, Giuliana Poletti, Giovanna Selle ed un attivo gruppo di volontari.
NELLE FOTO (siti chiesabellunofeltre e vaticanpress): il manifesto con l’annuncio della Giornata missionaria Mondiale; Papa Francesco; il vescovo di Belluno-Feltre Renato Marangoni; il direttore del Centro Missionario diocesano don Augusto Antoniol; Gregoire Ahongbonon che in Africa testimonia il Vangelo della misericordia; il Santuario del Nevegal.
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