QUANDO L’INDENNIZZO PER CURARE L’ITALIA E’ INFERIORE AL REDDITO DI CITTADINANZA
QUINTA VITTIMA IN PROVINCIA SEDICO PIANGE IL FABBRO CARLO CASAGRANDE (foto), NESSUN RALLENTAMENTO NEI CONTAGI. L’ALPAGO TREMA, FOCOLAIO IN CASA DI RIPOSO SONO 13 I POSITIVI. LUXOTTICA RIPARTE DOPO IL CONFORTANTE MESSAGGIO DI DEL VECCHIO E MILLERI. SUL DECRETO LEGGE “CURA ITALIA”, INSODDISFATTI GLI INDUSTRIALI DI VENEZIA E BELLUNO CHE RAPPRESENTANO I PRIMI CINQUE DISTRETTI DEL VENETO
Le case di riposo preoccupano i sindacati, aumentano i contagi tra ospiti e personale. Gianluigi Della Giacoma della FP CGIL denuncia la situazione “Operatori senza sicurezza, a Livinallongo con mascherine di stoffa cucite dalla sarta del paese. Si teme l’effetto bomba ad orologeria.
Siamo nel mezzo di una settimana decisiva per il coronavirus, ma secondo i modelli degli esperti della Regione il picco è ancora lontano, già si ipotizza una data, il 15 di aprile mentre la gente continua a morire. Solo ieri in Regione 24 vittime e oltre 450 nuovi contagi di questa epidemia che non solo sta cambiando il nostro stile di vita, ma il mondo intero. Il Nordest sta pagando un caro prezzo, l’escalation non conosce nè freni nè confini. Ieri è mancato Carlo il fabbro di Sedico, aveva 69 anni moglie e due figli è la quinta vittima in provincia del Coronavirus e mentre i contagi continuano a salire la Ulss1 Dolomiti porta in corsia altri 4 medici, 12 Oss e 2 infermieri. Sono i rinforzi per far fronte all’emergenza Covid_19 in una provincia che conta 150 persone positive, 34 solo nella giornata di ieri ed in poche ore (2807 i tamponi eseguiti) e 707 persone in isolamento domiciliare. Sono 27 i pazienti ricoverati in area critica al San Martino di Belluno (4 in terapia intensiva), 10 a Feltre. La mappa dei contagi vede primeggiare il feltrino come nei giorni scorsi, ma si aggiunge anche l’Alpago dove la situazione si fa preoccupante con 18 casi di positività, 13 in casa di riposo. Ieri è stata anche la giornata del made in Veneto con la presentazione delle mascherine prodotte da Grafica Veneta di Fabio Franceschini, 2 milioni di pezzi che saranno distribuite dalla protezione civile ed è scattata la caccia alla protezione.I continui appelli a restare a casa spesso sono inascoltati, i “duri” di cuore, perché se ne fregano della salute degli altri continuano a girare per le strade, si fermano in gruppo e la scusa dell’attività fisica ne è la causa al punto che già si prospetta lo stop totale, anche alla corsetta in tuta sgargiante e il corpo imperlato di sudore. Il Ministro per lo sport minaccia lo stop assoluto mentre Rosolina passa alle vie di fatto chiudendo la spiaggia. In ogni paese i sentieri e le ciclabili sono meta di passeggiate quotidiane, a Sedico la popolazione protesta e chiede al primo cittadino di chiudere il percorso della Antiche Rogge. Anche i bellunesi si pongono in cima alle classifiche del “siamo di coccio”, ieri la Prefettura ha comunicato il numero dei denunciati, oltre trenta compreso un altro esercente del commercio. Nei giorni scorsi era invece stata data la notizia della denuncia di un agente immobiliare che oggi si difende affermando di aver rispettato il decreto, l’incontro contestato dai Carabinieri per l’atto notarile era improrogabile perchè l’acquirente aveva necessità di entrare nella nuova abitazione sfrattato dalla vecchia. A Ponte nelle Alpi la Giunta comunale ha deciso di non riunirsi troppi i rischi di contagio, lo farà in video conferenza. Ad Agordo la minoranza non parteciperà al consiglio comunale per responsabilità versi se stessi e i cittadini “Un doveroso senso civico di sensibilità e rispetto verso la popolazione” scrive in un documento Paolo Selva Moretti per “Agordo Cambia”, la richiesta di rinviare il consiglio comunale non è stata accolta dal gruppo di maggioranza che si riunirà a porte chiuse (diretta facebook su RADIO PIU). Leonardo Del Vecchio, invocato dai suoi dipendenti ieri ha parlato ai “cari colleghi”, sono arrivate rassicurazioni importanti nei giorni in cui Luxottica riprende l’attività mettendo davanti a tutto la salute dei lavoratori con ulteriori misure preventive, dalla misurazione della temperatura, alle distanze, al lavoro su più turni per evitare assembramenti “In questo momento facciamoci guidare dall’amore e dalla passione per questa nostra azienda e dall’attenzione e dal rispetto per tutte le persone che vi lavorano e contribuiscono ogni giorno al suo successo. Saranno proprio questi sentimenti, assieme alle nostre capacità professionali, che ci permetteranno di superare questo momento e ripartire più forti e vincenti che mai” ha detto l’amato presidente nel comunicato firmato anche da Francesco Milleri. La Manifattura Valcismon ha scelto di chiudere fino al 20 marzo, solo lavoro da casa. Fedon blocca la produzione per due giorni per sanificare gli ambienti e riorganizzare il lavoro e per chi contrae il virus copertura sanitaria fino a 3000 euro. Novità anche nei supermercati della catena Walber dove da sempre tutte le prescrizioni sono rispettate con uso di mascherine costruite in loco perché difficili da reperire sul mercato, senza risparmiare sull’ingienizzante, potente la comunicazione con la radio interna (ed esterna), attento il controllo all’ingresso per contingentare l’entrate dei clienti. A partire dal 22 marzo fino a nuova comunicazione tutti i Supermercati del Gruppo Walber, SuperW, JuniorW e WStore chiuderanno alle 19,30 e rimarranno chiusi al pubblico nelle giornate di domenica. “Pur nella consapevolezza di limitare il servizio – spiega il direttore Giancarlo Deola.- riteniamo doveroso alleggerire il lavoro dei nostri Collaboratori in questo periodo intenso e consentire loro di trascorrere almeno una giornata in famiglia”. Anche per questo è stato ulteriormente rafforzato il servizio di distribuzione a domicilio anche con prenotazione on line. Da oggi Dolomitibus taglia il 70 per cento delle corse entra infatti in vigore il nuovo orario anche perché i passeggeri sono sempre meno. Rimangono in piedi per corse per i lavoratori Luxottica (ma non ci sono le navette), per l’area di Longarone e l’Alpago. Garantiti i collegamenti tra Belluno, Feltre, destra e sinistra Piave e le corse sostitutive di Trenitalia per Conegliano.