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IN VOLO CON IL PARAPENDIO SOPRA IL VAJONT, DI MARTINA CENTA – VIDEO
“Un volo come tanti ma questa è storia nostra, e questo volo per me è stato molto emozionante”.
L’AUTOCERTIFICAZIONE
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DALLA PREFETTURA DI BELLUNO IL MONITORAGGIO DEI CONTROLLI, 16-22 NOVEMBRE
ACQUA INQUINATA A CENCENIGHE – PRA DI MEZZO
CENCENIGHE Gestione Servizi Pubblici informa che a CENCENIGHE AGORDINO in LOCALITA’ PRA’ DI MEZZO, l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro.
SCALE MOBILI CHIUSE A BELLUNO
Le scale mobili che collegano il parcheggio di Lambioi con piazza Duomo verranno chiuse al pubblico tutte le sere alle 22.30, senza distinzioni.
TAIBON Istituzione del divieto di accesso e di sosta su tutta la piazza San Cipriano oggetto di lavori di manutenzione straordinaria per il rifacimento del piano viabile danneggiato, lungo le intersezioni con via Aivata, via Paris Bordone e via Besarel, dal 12 novembre al 27 novembre, comunque fino al termine dei lavori. Resta possibile, in funzione delle varie aree di lavorazione, la temporanea istituzione di corridoi di accesso su parte della piazza da parte della ditta esecutrice dei lavori; Le corse delle linee extraurbane della Dolomitibus ometteranno il transito alla fermata di San Cipriano transitando lungo la regionale 203 agordina. Le corse Villanova-Agordo effettueranno il percorso alternativo per Strapont omettendo la tratta per San Cipriano-Municipio. Verranno pertanto soppresse le fermate: San Cipriano, Napi, Piazza Municipio, saranno attivate quelle sul percorso per Strapont.
VENETO: L’ordinanza oggi in scadenza (chiusura dei centri commerciali e negozi nel fine settimana) sarà reiterata, forse qualche restrizione in meno per negozi di ferramenta, attività motoria, canto a scuola e non ci saranno ristori perché il Governo ha deciso che le zone gialle non saranno considerate.
BELLUNO Sei sanzioni nel fine settimana, multati coloro che non indossavano la mascherina o bevevano al bar oltre gli orari stabiliti in centro a Belluno. Nessun assembramento o festa illecita.
UN’ALTRA GIORNATA NERA: 5 DECESSI, MENO POSITIVI MA ANCHE PERCHE’ NEL FINE SETTIMANA CALANO I TAMPONI
BELLUNO Nelle ultime 24 ore sono decedute 5 persone covid positive: un uomo di 64 anni ricoverato in Pneumologia a Belluno, una donna di anni 84 ricoverata in Geriatria a Belluno, un uomo di anni 72 ricoverato in Rianimazione a Belluno, un uomo di anni 88 ricoverato in Malattie Infettive a Belluno, un uomo di 69 anni ricoverato in Rianimazione a Belluno.
Alle 8 di ieri mattina la Ulss1 contava 111 nuovi positivi, 65 pazienti ricoverati all’ospedale di Belluno in area non critica, 8 in terapia intensiva: 42 a Feltre (4 in terapia intensiva). Ospedali di Comunità Agordo 12, Alano 5, Auronzo 14, Belluno 21, Feltre 15.
DAL BOLLETTINO DI AZIENDA ZERO DELLE 17 (ULTIME 24 ORE):
IN PROVINCIA POSITIVI DEL 21 FEBBRAIO 7295 (+121) ATTUALMENTE POSITIVI 4301 (+31) DECEDUTI DAL 21 FEBBRAIO 209 (+3) NEGATIVIZZATI 2785 (+87) RICOVERATI AL SAN MARTINO DI BELLUNO 65 (+9) (TERAPIA INTENSIVA 8 (+2) RICOVERATI A FELTRE 42 (+4)
MALORE FATALE PER UN UOMO VICINO AL RIFUGIO SCARPA
VOLTAGO Ieri, dopo 11, la Centrale del 118 è stata allertata da alcuni escursionisti che avevano sentito delle grida di aiuto, quando si trovavano un centinaio di metri sotto il Rifugio Scarpa e, una volta raggiunta la struttura, si erano trovati di fronte un uomo incosciente a terra. I presenti avevano subito iniziato le manovre di rianimazione, sostituiti poi dall’equipe medica dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore sopraggiunto nel frattempo. Purtroppo per Rolando Bacchetto 62 anni, di Pederobba (TV), che si trovava con la compagna di Santa Giustina Bellunese, non c’è stato nulla da fare. Constatato il decesso, la salma è stata imbarellata e trasportata a Frassenè Agordino per essere affidata al carro funebre. Rolando Bacchetto, laureato in geologia, era insegnante di matematica alle scuole medie di Maser. In precedenza aveva svolto l’insegnamento per alcuni anni a Cavaso del Tomba, con una breve parentesi lavorativa alla Cementi Rossi a Pederobba. Dal sito internet qdpnews.it il sindaco di Pederobba Marco Turato: “Era una brava e sana persona. “La mia conoscenza con lui è datata, avendo le stesse idee politiche. Rolando nutriva una forte passione per la montagna e per la fotografia, una macchina che portando quasi sempre con sé”.
TRAUMA ALLA CAVIGLIA SOPRA CESIOMAGGIORE, ESCURSIONISTA ELITRASPORTATA A FELTRE
CESIOMAGGIORE ieri pomeriggio verso le 13 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Casera Cimonega, per un’escursionista che, messo male un piede, aveva riportato un probabile trauma alla caviglia. C.T., 54 anni, di Sospirolo (BL), che si era fatta male mentre con altre persone stava camminando lungo il sentiero, è stata recuperata dal tecnico di elisoccorso calato con il verricello e trasportata all’ospedale di Feltre.
NON MIGLIORA IL GIOVANE CORTINESE “VOLATO” A RA ZESTA
CORTINA Sono sempre preoccupanti e gravi le condizioni di Gregor Gombac il giovane di 24 anni caduto sabato mattina mentre arrampicava a Cima Ra Zesta. Il ragazzo è ricoverato all’ospedale Cà Foncello di Treviso. Cortina in apprensione, il giovane è molto conosciuto anche per i suoi importanti trascorsi nello sport del biatholon, da un po’ di tempo era istruttore di fondo.
AUTO FUORI STRADA A POCOL
CORTINA Finisce con l’auto lungo la scarpata a causa del ghiaccio ma se la cava con tanto spavento e nessuna conseguenza fisica, al volante dell’audi una donna di Cortina di 66 anni. L’incidente poco dopo mezzogiorno sulla salita che porta al condominio Ca’ dei Nani, a Pocol. La donna è uscita da sola dall’auto, spaventata ma non ferita, tanto che ha rifiutato il trasporto in ospedale.
IL BOATO NEL FELTRINO, NESSUNA RISPOSTA, PROBABILMENTE LA BRAVATA CHE ANTICIPA IL CAPODANNO
FELTRE “Avete sentito il boato?” questo sabato sera il primo messaggio sui social attorno alle 22. Sull’origine del botto nessuna risposta, nemmeno sulla pagina facebook Sei di Feltre se… dove in molti hanno confermato con preoccupazione di averlo sentito. Prima segnalazione da Villaga ma poi via via sono arrivati i commenti dal resto del feltrino. Restano da chiarire le cause del forte rumore, nessuna segnalazione di terremoti in zona, nemmeno dalla rete sismografica INGV.
RESTYLING PER L’AREA IN RIVA AL TEGNAS, PARCHEGGIO, PARCO GIOCHI, IMPIANTI SPORTIVI
di Mirko Mezzacasa
TAIBON Si concretizza il progetto di riqualificazione dell’area in centro a Taibon, già zona importante per spettacoli viaggianti e la sagra de Pasca. Un’idea dell’attuale amministrazione pensata nel 2015. C’è voluto del tempo in attesa del parere degli organi competenti, soprattutto con riferimento alla sicurezza idraulica, tra l’altro nel bel mezzo del cammino, nel 2018, l’ondata di Vaia aveva inondato l’intera area. Per questo sono state previste protezioni diverse a livello di arginature dal torrente che scorre dalla Valle di San Lucano verso il paese prima di confluire nel Cordevole, ma visto che la natura è imprevedibile è ovvio che in momenti eccezionali come scatta l’evacuazione delle abitazioni a rischio (come per Vaia) è immediata anche l’interdizione a quest’area che si presenterà con molte novità. Ne abbiamo parlato con il sindaco Silvia Tormen.
AUDIO
FOTO
BENEFICIENZA E SOLIDARIETA’ DA LE TOSE DI ZAIA
BELLUNO Elena Da Ronch, Laura Stevanin e Monica David hanno consegnato a BellunoDonna un assegno di settemila euro, a sostegno del centro antiviolenza bellunese. I soldi sono stati raccolti attraverso la vendita di magliette e mascherine griffate con il logo dell’associazione “La forza delle Tose”: Vendute quattromila magliette e quattrocento mascherine, raccolti 45 mila euro destinati ad associazioni che aiutano le donne ad uscire dalla spirale di violenza in cui si trovano e a ricostruirsi una vita.
AI MICROFONI DI RADIO PIU ELENA DA RONCH
PASSEGGIANDO VERSO IL FORTE SOPRA PEDEN
TAIBON Nonostante la bandiera sgualcita ma che come l’Italia e gli italiani fieramente resiste, a volte con una banda colorata attaccata a qualche filo, proseguono i lavori di pulizia del bosco post Vaia. Un impegno importante per la “holzmede– Impresa boschiva – produzione biomasse”, realtà del territorio sul posto con uomini e mezzi per ridare dignità alla zona conosciuta come “al Forte”. La strada è stata ben sistemata per permettere il passaggio dei mezzi e si comincia a vedere il risultato della pulizia. La zona “Al Forte” è un incantevole luogo che si raggiunge (una volta che saranno terminati i lavori) con una comoda mulattiera in meno di mezz’ora. Del Forte della prima guerra mondiale ora rimane ben poco anche perché la struttura scavata nella roccia e nel terreno ha ceduto agli eventi meteorologici. Le operazioni di piodech hanno cercato di salvaguardare il più possibile gli ultimi resti.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
LUXOTTICA: TROVATO L’ACCORDO PER LA BANCA ORE PARENTALE
AGORDO I segretari provinciali di Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL, nelle persone di Denise Casanova, Nicola Brancher e Rosario Martines, e la dirigenza di Luxottica si sono incontrate venerdì scorso. Sul tavolo un’importante novità per i genitori con figli da 0 a 14 anni e i beneficiari della legge 104 (per se stessi o famigliari). Infatti è stato firmato un accordo che riguarda una nuova iniziativa welfare. Si tratta della Banca Ore Parentali che garantirà ai lavoratori con problemi famigliari 2 giornate lavorative, corrispondenti a 16 ore, da poter utilizzare entro il 31 gennaio 2021. Le ore in questione potranno essere usate anche singolarmente al bisogno e saranno pagate al 50% ma nel caso in cui i genitori siano entrambi dipendenti Luxottica solo uno potrà farne uso. Le 16 ore sono disponibili per i lavoratori a tempo pieno mentre per i contratti part-time verranno riproporzionato in base alla percentuale del Part-Time specifico. La richiesta per l’utilizzo della banca ore parentale dovrà essere fatta dal dipendente tramite il portale MyPersonalDesk. Sono esclusi dall’iniziativa welfare i Quadri e Dirigenti.
DALL’ EX ZANUSSI AD OGGI, UN PRESENTE CREATO CON LE PASSATE LOTTE E MOBILITAZIONI SIMBOLO DELLA COMUNITA’ UNITA
“Un anno fa migliaia di persone si radunarono ai cancelli dell’Acc ex Zanussi con partecipazione, orgoglio ei appartenenza, genorosità e condivisione: le parole d’ordine della manifestazione”. Così il segretario gemerale della Fiom Cgil, Stefano Bona- che ricorda l’emozione e l’orgoglio nel vedere una comunità unita a civile difendere il lavoro come elemento centrale e fondativo del vivere. “Oggi – dice Bona – possiamo dire, grazie al lavoro, alla generosità e al sacrificio di tutte le parti in causa di essere vicini ad una positiva soluzione”. Acc è al centro di un progetto sulla ricostituzione di un campione Nazionale del compressore facendo leva sull’articolo del decreto rilancio che da vita all’Acc e alla ex Embraco che sarà lavoro a oltre 700 lavoratori e lavoratrice. “A breve – dice Bona – la commissione europea dovrà esprimersi in merito all’attivazione dei fondi necessari, siamo certi che ci sarà una positiva attenzione per questo progetto di valorizzazione tecnica e di reshoring produttivo di una storica competenza continentale, evitando il rischio di uffici antitrust attardati su una vecchia concezione della concorrenza che guarda solo al versante della riduzione dei costi e non ai veri equilibri competitivi,. Decisioni urgente e necessarie alle quali guardiamo con attenzione, consapevoli e determinati nel sostenere, insieme alle lavoratrici e e lavoratori bellunesi e piemontesi che con le loro lotte e mobilitazioni hanno impedito la chiusura totale delle fabbriche, che non accetteremo soluzioni diverse da quelle ampiamente condivise nell’ultimo tavolo ministeriale del 12 novembre scorso”:
IL MUSLA RISPONDE ALLE OSSERVAZIONI DI LUIGI GUGLIELMI E LUISA MANFROI
RADIO PIU’ Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera del MUSLA in seguito alle osservazioni di Luigi Guglielmi e Luisa Manfroi.
LA LETTERA
A seguito dell’articolo pubblicato sul Corriere delle Alpi il 12 novembre 2020 e delle rispettive reazioni dei giorni successivi all’intervista di Gianni Santomaso, il MUSLA desidera rispondere pubblicamente alle gradite osservazioni di Luigi Guglielmi e Luisa Manfroi. Per ovvie esigenze giornalistiche, premettiamo, l’articolo si era, in tale sede, dovuto attenere a lunghezze prestabilite e, visto che siamo desiderosi di non lasciar spazio a fraintendimenti, proviamo a chiarire quanto ci sembra esser stato poco chiaro. L’intervista completa può comunque essere rivista e riascoltata nella sua interezza sul sito di Radio Più. Vorremmo esordire ricordando come il dialogo sia uno dei capisaldi del nostro movimento, motivo per cui abbiamo davvero apprezzato i tempestivi interventi di quanti ci hanno risposto. Uno sguardo alle realtà preesistenti e l’integrazione di tali conoscenze nella nostra visione sono prerequisiti che davamo addirittura per scontati. In questo senso, il MUSLA è estremamente attento alle proprie iniziative di sensibilizzazione, vedendo la grafia e la scuola come punta di un iceberg, il quale necessita di una base solida di consapevolezze e progetti legati in modo diretto alla gente. Proprio per questo, in questi mesi, abbiamo curato la comunicazione con persone impegnate culturalmente, con le Unioni ladine e gli istituti, non solo della vallata agordina, ma anche delle vallate limitrofe (Gardena, Fassa, Ampezzo). Abbiamo seguito con passione i lavori svolti nel passato e “fatto nostra” la letteratura relativa alle tematiche linguistico-culturali grazie ai lavori di Giovan Battista Pellegrini, Vito Pallabazzer, Gianbattista Rossi. Tentiamo, nel nostro lavoro, di integrare tali conoscenze con quelle più prettamente accademiche e “moderne” che sono proprie del nostro approccio, quali la ricerca scientifica concernente le questioni di politica e pianificazione linguistica, la didattica delle lingue minoritarie, gli studi socio-linguistici e via discorrendo. Diciamo questo perché forse Guglielmi è stato portato fuori strada dal titolo della nostra intervista, la quale per motivi strettamente giornalistici, affermava che il MUSLA avesse “un solo obiettivo” e che questo puntasse a una grafia unificata. In realtà l’idea di insegnare la linguistica dei dialetti nelle scuole e creare un sussidiario formale è perfettamente affine alla nostra posizione. Già abbiamo lavorato a progetti di sensibilizzazione e di divulgazione scientifica della linguistica dei dialetti ladino-veneti, prima ancora di pensare ad una grafia. A tal proposito, si vedano le nostre pagine Facebook e Instagram (dove si trovano contenuti della tipologia che Guglielmi proponeva, etimologie, confronti dialettali e così via), una presentazione fatta a scuola che proponiamo e i nostri studi pubblicati. Ne consegue che le due attività vadano dunque di pari passo: grafia e scuola sono l’obiettivo finale passando per una politica bottom-up (cioè che parte dal basso, dall’ascolto e dalle competenze dei parlanti). Precisiamo inoltre che il manuale “Scrivere in Ladino” dell’Istituto Ladin de la Dolomites, citato da Guglielmi, rappresenta una serie di regole ortografiche atte a risolvere i principali dubbi fonetici del ladino bellunese, ma di fatto poi ad esempio un Alleghese scriverà diversamente da un Lavallese, come un Comelicano da un Auronzano. Una grafia polinomica come la nostra GLAC (Grafia Ladina Agordina Comune) invece, che peraltro utilizza proprio quelle regole formali ideate dall’Istituto, ambisce a scrivere ogni singolo dialetto agordino nello stesso modo e lasciare libertà di lettura secondo la propria variante di paese, eliminando il superfluo e chiedendosi “come è possibile rappresentare tutte le varianti esistenti in un’unica grafia che sia comoda, coerente e intuitiva?” È peraltro l’iter seguito dalle valli di Fassa e Badia, dal basco, dal catalano e moltissime altre realtà (con molti dialetti ma uno standard scritto rappresentativo e ufficiale), la cui efficacia è palpabile nella stabilità linguistica e la competenza che hanno oggi quelle comunità, un tempo in difficoltà, nonché confermata dai dati scientifici e sociologici (vd. Survey Ladins, 2006). Alla domanda dunque “che senso ha andare in cerca di una grafia unica per l’Agordino?” rispondiamo con le parole dell’Institut d’Estudis Catalans: “L’unificazione ortografica è un fattore essenziale per il riconoscimento di una lingua come lingua della cultura”. Dove le nostre posizioni probabilmente divergono è l’ideologia di base. Il MUSLA non si propone di “salvare il nostro bel dialetto dalla morte” o di ritagliarsi un’ora alla settimana per insegnare ai ragazzi un’entità linguistica folkloristica. Il MUSLA lavora per garantire il diritto dei cittadini alla lingua, per concretizzare un accesso democratico e moderno agli strumenti, a internet, a scritti ufficiali e mettere i parlanti di fronte alla possibilità di essere informati e poter scegliere, cosa che finora non è successa. Il MUSLA vuol far vedere cosa si può fare con una lingua, far aprire gli orizzonti, dare motivi di orgoglio, pensare in grande. Stimiamo i lavori proposti in passato dalla professoressa Manfroi e siamo consapevoli di come il CLIL, con il suo utilizzo trasversale e funzionale della lingua, sia la metodologia primaria di questo grande progetto. È vero, sì, che l’amore per la propria cultura e un forte sentimento identitario partono proprio dal nucleo famigliare (come MUSLA insisteremo nel far capire ai genitori l’importanza vitale di parlare ai propri figli in agordino), ma siamo convinti che questo non sia sufficiente. Genitori che non sono stati scolarizzati a stretto contatto con la lingua locale raramente saranno in grado di trasmettere non solo un sapere linguistico ampio (la competenza di una parlata), ma anche il saper riflettere sulla lingua (la coscienza linguistica). Questo punto è fondamentale anche per la scoperta e la trasmissione del lessico, per le quali non basta l’educazione famigliare, ma è fondamentale quella formale inserita nell’ambiente scolastico. Crediamo infine che guardare all’erba del vicino sia in questo caso più che mai un buono spunto, imparare dagli errori passati, impegnarsi per trasmettere un prodotto culturale non solo come elemento di curiosità per chi viene da fuori, ma soprattutto a chi lo vive nella vita di ogni giorno costruendo gli strumenti necessari per una riflessione sulla realtà linguistico-culturale dell’Agordino. In questo senso, auspichiamo ulteriori proficue e serene discussioni con chi gradirà. L’attività del MUSLA non vuole essere una “passione di singoli”, ma “patrimonio di tutti”.
Nicola Cassisi
Beatrice Colcuc
Davide Conedera
LE TANTE EMOZIONANTI STORIE DEI DOLOMITICI
Ha proprio ragione Dario Ganz, tra i fondatori del gruppo facebook Dolomitici che oggi conta poco meno di 127mila iscritti: “DoloMitici! è un luogo dove si è ritrovata una vera nunziale persa in montagna, l’amore di una vita ed ora anche i quaderni di un bimbo persi nella scuola di California”. L’ultima storia dolomitica nasce dal post di Francesco Scotton che riporta alla memoria dei quaderni trovati nella scuola della ex California (Valle del Mis), i quaderni di un bambino di nome Ruggero Masoch che oggi, non più bambino ha guardato con sorpresa a quanto rispolverato da Francesco.
Francesco Scotton Li ho trovati sparsi sul pavimento della scuola. Ce n’erano tantissimi di libri e quaderni, un vero peccato vadano persi
Un post, una storia, dei ricordi fotografici che hanno dato l’occasione di rivivere i tempi andati
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Giovanni Favaro Negli anni ’50 mia moglie, durante le vacanze della famiglia, ha imparato a fare i primi passi in California. Passando per la valle del Mis, non tralasciamo mai di visitarne i ruderi, dove la vegetazione sta oramai avendo il sopravvento.
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Luciano Agostinetto Io ero al c.a r. A l’ Aquila ho sentito dei molti danni, il comandante dava licenza ai residenti da questi luoghi per dare aiuto.Rosanna Agostini Si ci andavo col mio papà con la lambretta!!!! Poi con la fiat 600 siamo andati fin dove si poteva dopo l’alluvioneSara Bressan Mio padre e sua sorella, mia zia, sono sopravvissuti alla terribile notte del ’66. Abbiamo una casa proprio a Pattine, di fronte a quello che era un tempo California. Tanti racconti…di come era bello il paese. Sarebbe interessante capire di chi fu la responsabilità della mancata ricostruzione (e di soldi da Roma ne arrivarono tanti). Ora non rimane che un paese fantasma.
MERCOLEDI IN CONSIGLIO ANCHE LA RISTRUTTURAZIONE DEL PALAGHIACCIO
ALLEGHE Mercoledi alle 20 consiglio comunale ad Alleghe, in Municipio. Questi i principali argomenti all’ordine del giorno: quota avanzo amministrazione 2019, variazione di bilancio, costituzione diritto di sottosuolo a favore della società idroelettrica alpina per la realizzazione e l’esercizio di impianto idroelettrico, convenzione per la realizzazione del progetto strategico “ristrutturazione e valorizzazione del palaghiaccio”, nuovo regolamento polizia mortuaria, aggiornamento regolamento edilizio comunale.
MERCOLEDI’ 25 NOVEMBRE IL CONSIGLIO COMUNALE A RIVAMONTE
RIVAMONTE Il sindaco di Rivamonte Giovanni Deon ha convocato il consiglio comunale per mercoledì 25 novembre alle 18:30. 6 i punti all’ordine del giorno: approvazione dei verbali della seduta precedente, ottava, nona decima e undicesima variazione al bilancio di previsione 2020/2022 e il rinnovo della convenzione con la l’Unione Montana Agordina per il servizio SIRAP.
24° GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE: QUEST’ANNO LA SPESA SI FA CON LE CARD
“Cambia la forma, non la sostanza” della 24esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: quest’anno, dal 21 novembre all’8 dicembre, saranno disponibili presso le casse dei supermercati italiani delle “gift card” da 2, 5 e 10 euro. Al termine della Colletta, il valore complessivo di tutte le card sarà convertito in prodotti alimentari non deperibili come pelati, legumi, alimenti per l’infanzia, olio, pesce e carne in scatola e altri prodotti utili. Tutto sarà consegnato alle sedi regionali del Banco Alimentare e distribuito, con le consuete modalità, alle circa 8mila strutture caritative convenzionate che sostengono oltre 2.100.000 persone. Nel Veneto, negli ultimi 5 anni la Colletta Alimentare ha raccolto 3.333 tonnellate di prodotti alimentari, equivalenti a 6.666.764 pasti. Sono oltre 470 le strutture di carità sostenute dal Banco Alimentare del Veneto, con oltre 100.000 persone assistite.
AIUTI DI STATO: VANTAGGI A BANCHE E IMPRESE CHE AVEVANO OTTENUTO I PRESTITI PRIMA DEL COVID
E’ verosimile ritenere che le risorse messe a disposizione dal “Cura Italia”, dal “decreto Liquidità” e dal programma “Garanzia Italia” abbiano avvantaggiato soprattutto le banche e le imprese che comunque avevano già ottenuto un prestito prima dell’avvento del Covid. A questa ipotesi è giunto l’Ufficio studi della CGIA che dopo aver analizzato i dati degli impieghi erogati dagli istituti di credito alle aziende tra la fine di marzo – periodo in cui sono entrate in vigore le misure sopracitate – e lo scorso 30 settembre, ha “ricostruito” una narrazione molto diversa da quella illustrata, in particolar modo, dal Governo Conte.
Intendiamoci, tutto il sistema economico ha tratto beneficio dall’applicazione di questi 3 provvedimenti, anche se non possiamo nasconderci che le risorse stanziate alle imprese colpite dal Covid sono state, fino a d’ora, ancora insufficienti.
Cosa è successo in questi primi 6 mesi ? A fronte di un volume di 94,7 miliardi di euro di prestiti garantiti erogati dalla SACE alle grandi aziende e dal Fondo di garanzia alle Pmi, lo stock complessivo dei prestiti bancari alle imprese è aumentato, invece, di soli 32,5 miliardi di euro. Dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo:
“Come mai solo un terzo delle garanzie messe a disposizione dallo Stato attraverso SACE e il Fondo di garanzia, che per legge dovevano coprire la quasi totalità degli impieghi erogati con questi strumenti, è finito nelle tasche degli imprenditori ? I rimanenti due/terzi, ovvero gli altri 62 miliardi, che fine hanno fatto ? Sono rimasti incagliati nei meandri delle burocrazie ministeriali o per caso sono finiti nei cavou degli istituti di credito ? Nulla di tutto ciò. Una parte delle nuove garanzie è andata a colmare i cali fisiologici del credito in essere e nella sostituzione dei prestiti a breve con aumenti di quelli a medio-lungo termine. E’ altresì possibile che il sistema bancario abbia usato una parte di questi miliardi anche per abbattere i propri rischi, sostituendo le garanzie legate ai prestiti che aveva erogato prima dell’avvento di queste novità legislative. Una condotta che sicuramente ha favorito le banche, che così facendo hanno azzerato i rischi di incorrere in crediti deteriorati, e in parte anche le imprese, almeno quelle che prima di marzo avevano delle linee di credito aperte con gli istituti”.
Da alcuni mesi, comunque, la CGIA continua a denunciare che nonostante le misure anti-Covid messe a punto dal Governo Conte la difficoltà di accedere al credito bancario da parte delle piccolissime aziende rischia di peggiorare dal 2021. Sottolinea il segretario della CGIA Renato Mason:
“Dal prossimo 1° gennaio, infatti, gli istituti di credito applicheranno le nuove regole europee sulla definizione di default. Queste novità stabiliscono criteri e modalità più restrittive rispetto a quelli finora adottati. Altresì, è previsto che le banche definiscano inadempiente colui che presenta un arretrato consecutivo da oltre 90 giorni, il cui importo risulti superiore sia ai 100 euro sia all’1 per cento del totale delle esposizioni verso il gruppo bancario. Se dovesse superare entrambe le soglie, scatterà la segnalazione presso la Centrale Rischi della Banca d’Italia che, automaticamente, bollinerà l’imprenditore come cattivo pagatore, impedendogli così di poter disporre per un determinato periodo di tempo dell’aiuto di qualsiasi istituto di credito. Una situazione che rischia di interessare tantissime partite Iva che tradizionalmente sono a corto di liquidità e con grosse difficoltà, soprattutto in questo momento, a rispettare i piani di rientro dei propri debiti bancari”.
Questa nuova definizione di default, sicuramente spingerà le banche a tenere un comportamento molto “prudente” nei confronti dei clienti. Con l’abbassamento della soglia di sconfinamento, registreremo senz’altro una impennata dei crediti deteriorati. Per evitare gli effetti negativi degli Npl, infatti, Bruxelles ha imposto alle banche la svalutazione in 3 anni dei crediti a rischio non garantiti e in 7-9 anni per quelli con garanzia reali. E’ evidente che l’applicazione di queste misure indurrà moltissimi istituti di credito ad adottare un atteggiamento di estrema cautela nell’erogare i prestiti, per evitare di dover sostenere delle perdite in pochi anni. Insomma, per tantissime Pmi è in arrivo una nuova stretta creditizia.
In riferimento alle misure anti-Covid messe in campo dal Governo Conte che, segnaliamo, dovrebbero esaurirsi entro il prossimo 31 dicembre, l’ipotesi dalla CGIA è stata elaborata mettendo a confronto gli ultimi dati disponibili riferiti agli impieghi bancari alle imprese (al 30 settembre 2020), con quelli erogati dalle operazioni garantite da SACE e dal Fondo di garanzia per le Pmi.
Va altresì sottolineato che le due strutture appena citate aggiornano, rispetto a SACE, con scadenze molto ravvicinate i propri dati. Attraverso “Garanzia Italia”, fino all’11 novembre scorso le domande presentate dalle grandi imprese sono state 896 e i volumi dei prestiti garantiti messi in campo da SACE hanno raggiunto i 16,6 miliardi di euro. Al 19 novembre, sempre di questo mese, presso il Fondo di Garanzia per le Pmi sono invece giunte 1.287.237 domande che hanno “generato” 106 miliardi di finanziamenti. Questi ultimi dati includono anche i mini prestiti fino a 30 mila euro che, invece, hanno registrato 991.721 domande, consentendo l’ erogazione di 19,4 miliardi di finanziamenti.
Va infine sottolineato che a partire dal marzo scorso, il nostro Paese è al primo posto in Europa per la quantità di garanzie in rapporto al Pil messe a disposizione del sistema economico. Secondo gli ultimi dati aggiornati al 29 ottobre scorso dal think tank Bruegel, l’Italia ha erogato il 32,1 per cento del Pil (vale a dire 570 miliardi di euro). Tra i principali paesi europei seguono la Germania (24,3 per cento del Pil), il Belgio (21,9 per cento), il Regno Unito (15,4 per cento), la Francia (14,2 per cento) e la Spagna (9,2 per cento).
OREFICERIA SACRA NELL’ANTICA FORANIA DI AGORDO (SEC. XV-XX)
di Renato Bona
BELLUNO “Oreficeria sacra nell’antica forania di Agordo (sec-XV-XX)” è il titolo di un libro-catalogo di Tito De Nardin e Giovanni Tomasi, stampato per la Biblioteca-Archivio storico arcidiaconale come primo numero della serie “Arte e cultura” dalla Arti Grafiche di Conegliano nell’ottobre del 1987, con fotografie di Dario Fontanive di Canale d’Agordo e disegni del trevigiano, di Revine, Giuseppe Grava. L’allora arcidiacono di Agordo, monsignor Lino Mottes, nella premessa scriveva: “La conoscenza di opere artistiche, entra nel concetto di giustizia, di rispetto delle tradizioni, di amore della propria terra e tutto questo sta alla base di una vera e autentica cultura locale e universale. Il Basso Agordino ‘così bello allo sguardo, così duro alla vita’ ha dato nei momenti più salienti della sua storia, esempi incomparabili di fede, di tenace solidarietà, di buon gusto artistico. E così questa terra che era stata scelta come ‘luogo ideale di preghiera’ dall’Apostolo delle Dolomiti, san Lucano, si distinse lungo i secoli, per la costruzione di chiese artistiche come s. Lucano, s. Cipriano e le nostre parrocchiali in genere”. Ad un certo punto – ricordava – ci fu come una nobile gara tra i fedeli per onorare la memoria dei defunti e per rendere propizi i santi nei momenti particolarmente difficili della vita dei paesi e delle famiglie. Le nostre chiese si arricchirono di pale d’altare, di calici, reliquari, argenteria, cartegloria che venivano commissionate agli artisti, agli orafi, agli artigiani migliori. E così mentre le case rimanevano dignitose, ma povere, le chiese divennero belle e ricche di opere stupende”. Ma… insisteva Mottes: “Il dissesto politico del periodo napoleonico, le vicende religiose e anche le recenti contestazioni hanno portato, talvolta, a deprezzare il lavoro compiuto con tanta fede e passione. Molte cose sono state asportate o vendute a commercianti da strapazzo (come aveva ragione il vecchio vescovo Muccin di scrivere ai suoi sacerdoti ‘cavete antiquarios!’ – state attenti agli antiquari – ndr.). Inoltre, purtroppo, le nostre chiese, grandi e piccole, sono state visitate da ladri criminali che hanno devastato, impoverito, dissacrato e rovinato molte cose”. Da qui – precisava – “l’opera intelligente, tenace, faticosa di preziosi collaboratori che ha dato corpo ad un lavoro di catalogazione prezioso e meritorio” aggiungendo che “si è voluto allargare l’opera alle parrocchie della Forania del Basso Agordino e inserire pure quella di Cencenighe che era legata alla matrice di Agordo di diritto e di fatto”, e concludeva: “Per tutti l’espressione della mia ammirazione e gratitudine. Mi sento orgoglioso alla constatazione che sia nata nella nostra Comunità un’opera che farà onore non solo all’Agordino e alla provincia di Belluno, ma altresì alla regione veneta. Inoltre essa dimostra ancora una volta quanto grande sia il patrimonio di fede, di arte e di cultura della nostra terra”. Va detto che il catalogo (stampa Arti Grafiche di Conegliano nell’ottobre 1987) – alla cui realizzazione hanno validamente collaborato i parroci ed il pubblicista Loris Santomaso – primo risultato di un censimento globale delle realtà artistiche registrabili nell’Agordino meridionale, ha preso il via nell’inverno 1985-86 ed ha interessato le nove parrocchie (in sette comuni) che formavano l’antica forania di Agordo (Cencenighe se ne distaccò il 30 novembre 1858 con decreto vescovile numero 1094). Tito De Nardin e Giovanni Tomasi nella loro attività di rilevazione coadiuvati da G. Bernardi e saltuariamente accompagnati dal dott. M. Doriguzzi hanno potuto visitare questi edifici sacri: Parrocchia di Santa Maria di Agordo: s. Agostino di Toccol, s. Vincenzo Ferreri di Prompicai, cappella privata De Manzoni); s. Antonio di Cencenighe, s. Nicolò di Frassenè. Santi Giacomo ed Andrea di Gosaldo (qui è confluita anche la dotazione artistica della scomparsa chiesa di s. Andrea), s. Michele arcangelo di La Valle (s. Martino della Muda), santi Floriano ed Antonio di Rivamonte (B.V. della Salute di Zenich), santi Cornelio e Cipriano di Taibon (B.V. di Caravaggio di Forno Val, ss. Redentore di Listolade), s. Bartolomeo di Tiser, santi Vittore e Corona di Voltago (B.V. di Lourdes di Digoman). Un’operazione di rilevamento nelle 17 chiese – scrivono i due autori del catalogo – “piuttosto lunga, data la notevole dispersione su un vasto territorio e spesso anche per la diversa localizzazione degli oggetti (chiese, canoniche, sacrestie, soffitte)” e specificano che “Dopo questa necessaria fase è seguita la rilevazione fotografica di tutto il materiale censito, ad opera del noto fotografo Dario Fontanive: nel frattempo procedeva, sempre ad opera degli scriventi e saltuariamente del sig. Bernardi la prospezione archivistica, necessaria per una migliore puntualizzazione delle opere, effettuata in loco e presso la Biblioteca comunale di Belluno; per finire si è provveduto alla schedatura dei pezzi: 144 oltre a 10 patene, tutti quelli databili fra la fine del secolo XV ed il 1940 circa mentre per il periodo più antico sono stati presi in considerazione anche oggetti non in argento, bensì anche in ottone, bronzo o rame, pregevoli per la vetustà ed indicativi del gusto dei tempi, utili quindi per la storia dell’arte sacra”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libri di De Nardin-Tomasi; Corriere delle Alpi; Wikipedia; Google): Tito De Nardin; Giovanni Tomasi; la copertina di “Oreficeria sacra nell’antica forania di Agordo); monsignor Lino Mottes; il fotoreporter e scrittore Dario Fontanive; ostensorio di Rivamonte; ostensorio di Gosaldo; ostensorio di Frassenè; cartegloria di Agordo; croce astile di Gosaldo e, chiara, di Agordo; croce astile di Cencenighe; croce capitolare da altare di Agordo; messale di Agordo; altro messale di Agordo; piatto di Voltago.
TEATRO E AMBIENTE, SPETTACOLO CON L’APPOGGIO DEL COMUNE
PONTE NELLE ALPI L’assessorato all’Ambiente del Comune di Ponte nelle Alpi ha deciso di aderire all’invito dell’attore Alberto Pagliarino e di appoggiare un evento che, in tempi di Covid e teatri chiusi, verrà trasmesso in live streaming: la data: martedì 24 novembre (ore 18). È necessaria la registrazione, gratuita, su Eventbrite (link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-blue-revolution-live-streaming-128511253619, oppure Google “blue revolution eventbrite”). «Lo spettacolo sviluppa la questione legata all’uso intensivo della plastica – osserva l’assessore comunale Pierluigi Dal Borgo – e di come è nata l’idea pervasiva di usare e gettare un materiale, che oltretutto è parecchio durevole. In più, si concentra sulle conseguenze ambientali e apre a soluzioni che forse richiedono un po’ di partecipazione personale e delle comunità locali».
STOP RICOMINCIO DA ME
ALPAGO Mercoledi alle 20.30 in diretta dalla pagina facebook del Comune di Alpago in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne interverranno: Paola Pierobon pittrice e scrittrice di donne, autrice dell’icona simbolo della serata; Grazia Costa insegnate e attrice di poesie con racconti ed immagini. Moderatrice Laura Funes consigliere comunale alla cultura. In questa occasione i Municipi di Farra, Pieve e Puos saranno illuminati di rosso.
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO, OSPITE VIGILIO COSTA
IERI ALLA RADIO
DI GIANNI SANTOMASO
AUDIO
FIBROMIALGIA: CON UN APP ACCANTO E’ PIU’ SEMPLICE
IL PROMO IN ONDA ALLA RADIO
10 CONSIGLI PER MIGLIORARE IL SONNO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
1. PRENDI LE DISTANZE DA NOTIZIE CHE PARLANO DI CORONsul sAVIRUS NELLE DUE ORE CHE PRECEDONO IL SONNO. 2. ALZATI E VAI A DORMIRE ALLA STESSA ORA 3. SCEGLI UN ORARIO PER ANDARE A DORMIRE IN CUI HAI EFFETTIVAMENTE SONNO 4. USA LA CAMERA DA LETTO PER ATTIVITA’ RILASSANTI CHE PRECEDONO L’ADDORMENTAMENTO 5. SCEGLI DEI RITUALI RASSERENANTI 6. ELIMINA, se puoi, SONNELLINI DURANTE IL GIORNO 7. EVITA LE SOSTANZE CHE ALTERANO IL SONNO: ○ L’USO DI ALCOLICI NELLE 2/3 ORE CHE PRECEDONO IL SONNO LE SOSTANZE CONTENENTI CAFFEINA NELLE 6/7 ORE CHE PRECEDONO IL SONNO IL FUMO NELLA MEZZ’ORA CHE PRECEDE IL SONNO, GROSSE QUANTITA’ DI ZUCCHERI 8. PRATICA ATTIVITA’ FISICA NEL TARDO POMERIGGIO 9. RENDI PIU’ CONFORTEVOLE LA TUA STANZA 10. NON ALLARMARTI SE NON RIESCI A DORMIRE
LA RACCOLTA COMPLETA, TUTTE LE COLLEZIONI
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
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FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
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FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA – PUNTATA DEL 20 NOVEMBRE 2020
RACCOLTA COMPLETA
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
FELTRE PROVINCIALE 347 VILLAPAIERA: revoca ordinanza e ripristino viabilità.
PRIMOLANO PROVINCIALE 50BIS: interdizione totale alla transitabilità a Primolano dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17 nei giorni 23 e 24 novembre.
PROVINCIALE 49 MISURINA CONFINE PROVINCIA DI BOLZANO: fino al 22 dicembre (festivi e prefestivi compresi) senso unico alternato con movieri o semafori
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN tra Cibiana e Vanas, fino al 24 novembre, compresi sabati e domeniche, possibili brevi interruzioni della durata massima di 15 minuti dalle 8 alle 17, negli altri orari senso unico alternato regolato da semaforo per messa in sicurezza versante a monte della strada
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI fino al 01 dicembre, dalle 8 alle 18, senso unico alternato regolato da impianto semaforico in località Salesei di Sopra in comune di Livinallongo per esecuzione tombinatura
PROVINCIALE 3 VALLE IMPERINA: fino al 12 dicembre senso unico alternato (tutti i giorni nessuno escluso) in locailtà Gona per messa in sicurezza della strada.
PROVINCIALE 48 DELLE DOLOMITI fino al 30 novembre (tutti i giorni nessuno escluso) senso unico alternato in località Livinè a Livinallongo del Col di Lana
PROVINCIALE 28 DELLE COSTE D’ALPAGO chiusura totale al transito dalle 8 alle 17 fino al 21 novembre in località Roncazza di Tambre per taglio ed esbosco piante
PROVINCIALE 25 PASSO VALLES_CAVERSON INTERRUZIONI fino a 15 minuti dalle 7.30 alle 12 e dalle 13 alle 17 fino al 20 novembre. Inoltre senso unico alternato regolato da movieri o semaforo per manutenzione sovrapasso pista da sci
REGIONALE 203 AGORDINA COLLAZ-LIVINALLONGO fino al 4 dicembre (sabato e festivi esclusi) senso unico alternato per singoli tratti di 150 metri
SR 203 AGORDINA fino al 30 novembre, compresi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da semaforo in località Sopra Sac di Alleghe per allestimento opere di difesa valanghiva
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO fino al 30 novembre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri tra Puos e Cornei per posa fibre ottiche
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 30 novembre senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Arabba e Cernadoi per consolidamento ciglio stradale e sostituzione barriere di sicurezza
PROVINCIALE 251 COLLE SANTA LUCIA Fino al 28 novembre senso unico (per asfaltature) compresi sabato e domenica (stessa situazione lungo la 203 agordina in località Rucavà)
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 novembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in aumento a tutte le quote, eccetto diminuzione serale sulle cime più alte; massime in lieve calo in quota e pressoché stazionarie o in leggero calo rispetto a domenica nelle valli. Sono previste punte di 9/10°C nei fondovalle prealpini e i 6/8°C sui 1000/1200 m, più fresco nei settori in ombra alle stesse quote Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 6°C, a 2000 m min 2°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 2°C max 4°C, a 3000 m min -5°C max 0°C.
Venti: Perlopiù deboli a regime di brezza nelle valli, solo localmente e a tratti moderati; in quota deboli/moderati da nord nord-ovest, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale diminuzione, più sensibile per le minime, con diffuse gelate fin nei fondovalle prealpini. Atmosfera più fresca di giorno in quota e nei settori in ombra, mentre nelle valli più assolate ci sarà una forte escursione termica giornaliera e una relativa mitezza nelle ore centrali del giorno. Su Prealpi a 1500 m min 0°C max 4°C, a 2000 m min -1°C max 2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -2°C max 2°C, a 3000 m min -6°C max -1°C.
Venti: Perlopiù deboli a regime di brezza nelle valli, solo localmente e a tratti moderati; in quota deboli da nord-ovest al mattino e da sud-est al pomeriggio, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.