BELLUNO Buone notizie dalla Radioterapia dell’Ulss Dolomiti: nel mese di marzo 2022, rispetto al marzo 2019 (quindi in periodo pre covid), sono stati trattati il 30% di pazienti in più. Non solo, grazie a una innovativa metodica introdotta in ulss Dolomiti dal nuovo primario Alessandro Magli e alle dotazioni tecnologiche dell’unità operativa, sono stati ridotti significativamente i trattamentei necessari per la cura di alcune tipologie di tumore, con un grande vantaggio per i pazienti in termini di tempo e spostamenti. I progressi fatti nell’ambito della cura delle malattie oncologiche, con l’avvento della medicina di precisione, sia in ambito medico che radioterapico, hanno portato ad un miglioramento sia dell’ aspettativa che della qualità della vita dei pazienti. A ciò corrisponde il progressivo aumento del fabbisogno di cure oncologiche, che comporta una sfida sempre più importante per i sistemi sanitari impegnati a garantire a tutti la possibilità di avere accesso a cure oncologiche di alta qualità. “Recentemente – spiega Alessandro Magli, Direttore della Radioterapia Oncologica – abbiamo implementato un percorso di radioterapia stereotassica (SBRT) o radioterapia ablativa stereotattica (SABR), tecnica radioterapica d’avanguardia che consente di somministrare con estrema precisione dosi di radiazioni molto elevate a bersagli tumorali di piccole dimensioni ottenendone la distruzione attraverso la necrosi tumorale. Questa tecnica, grazie alla sue caratteristiche di elevata efficacia e non invasività, trova ad oggi numerose applicazioni cliniche in ambito uro-oncologico, nei tumori primitivi del polmone in stadio iniziale non candidabili a intervento chirurgico e per il trattamento delle metastasi (cerebrali, polmonari, epatiche e lifonodali).”