PADOVA Nell’ultimo weekend la regione è stata interessata da un primo debole fronte perturbato, che ha marginalmente coinvolto le zone montane nel pomeriggio-sera di sabato, e da un secondo fronte freddo più deciso e organizzato che ha provocato un forte aumento dell’instabilità atmosferica su gran parte del territorio nella seconda parte di domenica. Sabato i fenomeni meteorologici più significativi hanno riguardato soprattutto l’area dolomitica con rovesci e temporali a tratti anche diffusi e con segnali localmente intensi quali forti precipitazioni e forti raffiche di vento. I quantitativi massimi di precipitazione rilevati dalla rete di stazioni Arpav sono stati registrati nell’Alto Agordino con poco più di 22 mm totali ad Arabba e a Passo Pordoi e scrosci massimi di 13mm in 10 minuti a Malga Ciapela, mentre le raffiche di vento più elevate hanno raggiunto i 91 Km/h a Perarolo di Cadore e i 109 Km/h sulla Marmolada. Domenica da metà pomeriggio il fronte in avvicinamento dai settori nord-occidentali della regione, ai confini con Trentino e Lombardia, si è organizzato in un sistema convettivo piuttosto ampio con precipitazioni diffuse a prevalente carattere di rovescio e temporale, lungo una fascia compresa tra Trento e Brescia. Dalle 16.30 il fronte temporalesco ha iniziato ad interessare la zona del Garda e nel suo spostamento verso est si è ulteriormente intensificato registrando proprio in prossimità della città di Verona e zone limitrofe