******
CALALZO DI CADORE Ieri verso le 19 la Centrale del Suem è stata contattata da cinque ragazzi veronesi, che non sapevano dove si trovavano in mezzo alla neve e chiedevano indicazioni. Non riuscendo ad avere informazioni precise sulla loro destinazione, né sul punto di partenza, se non un generico parcheggio del Cadore, dalla Centrale sono risaliti alle coordinate della posizione in cui si trovavano, a un centinaio di metri di distanza dal Rifugio Galassi. I ragazzi, di età compresa tra i 17 e i 19 anni, sono stati quindi guidati fino all’edificio, per trovare ricovero nel bivacco invernale aperto, che poi – si è appurato oggi – era veramente la loro meta. Questa mattina alle 7.45 circa, i cinque hanno richiamato il 118, dicendo che uno di loro aveva dolori alle gambe e non erano in grado di rientrare autonomamente. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è quindi decollato per poi atterrare nelle vicinanze della struttura. In due rotazioni ha quindi trasportato a valle i ragazzi, che calzavano scarpe inadeguate, non indossavano abbigliamento adatto all’ambiente invernale e portavano una sacca da viaggio a testa.
ZOLDO ALTO Ieri pomeriggio verso le 16 è scattato un altro allarme: una quindicenne di Trebaseleghe (PD) era caduta dal bob e si era fatta male nella zona di Zoldo Alto. Capito che l’incidente era avvenuto lungo la vecchia pista da sci in località Palma, è stato chiesto l’intervento del Soccorso alpino della Val di Zoldo, poiché per la presenza di nubi a 1.400 metri di quota non era certo l’avvicinamento dell’elicottero, né dell’ambulanza vista la possibilità di ghiaccio sulla strada. La giovane, che era con altre persone, è stata raggiunta dai soccorritori e da equipe medica e tecnico di elisoccorso, che sono riusciti ad essere sbarcati con un verricello. Stabilizzata per un possibile trauma lombare, la ragazza è stata imbarellata, trasferita nell’ambulanza e trasportata dove era atterrato l’elicottero, volato poi a Belluno.
*******