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di LUISA MANFROI
CANALE D’AGORDO La prestigiosa manifestazione internazionale “Religion Today Film Festival”, giunta alla sua 27ª edizione, si terrà dal 18 al 25 settembre a Trento e in alcune località della provincia (Arco, Dro, Lavarone, Baselga di Pinè), oltre che a Bolzano. Come parte di questo evento, domenica 25 agosto si è svolta una tappa presso la Sala Emigranti di Canale d’Agordo. L’iniziativa è stata inserita all’interno del programma estivo dedicato a Papa Luciani, organizzato dal Musal – Museo Albino Luciani. Alla serata hanno partecipato la presidente Lisa Martelli e il direttore artistico Andrea Morghen e sono stati proiettati i due film vincitori della precedente edizione: “Jalaldine” di Hassan Benjelloun (Marocco) e “Super Jesus” di Vito Palumbo. Loris Serafini, direttore della Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo e curatore scientifico del Museo Albino Luciani, ha aperto l’incontro salutando i presenti e sottolineando l’apertura verso altre religioni dimostrata da Papa Giovanni Paolo I nel suo breve pontificato. Serafini è promotore di molteplici iniziative, tra cui la commemorazione dei duecento anni dalla nascita di don Antonio Della Lucia e appuntamenti estivi culminati con la Memoria liturgica del Beato Giovanni Paolo I nel 46° anniversario della sua elezione a Pontefice il 26 agosto. Lisa Martelli, presidente del “Religion Today Film Festival” da un anno, ha ricordato il lavoro svolto dai suoi predecessori e ha parlato del dialogo e dell’apertura che contraddistinguono la rassegna cinematografica che ha come poster una vignetta del fumettista Altan. Ha inoltre anticipato le nuove direttrici della manifestazione che puntano a coinvolgere i giovani attraverso canali come i videogiochi e la musica per parlare di spiritualità alle nuove generazioni. Quest’anno, il festival celebrerà anche i vent’anni del film “La passione di Cristo” di Mel Gibson con ospiti speciali.
Il direttore artistico Andrea Morghen ha ripercorso la storia del festival, nato nel 1997, evidenziando come rappresenti un’importante occasione di confronto tra persone di diverse nazionalità. Ha spiegato che è itinerante portando le sue esperienze e pellicole pure al di fuori dell’Italia, in luoghi come Gerusalemme, Teheran e Nepal, inclusi territori di conflitto, con l’obiettivo di costruire ponti di pace tra popoli in guerra. Infine, prima della proiezione, Morghen ha illustrato le motivazioni che hanno portato alla scelta dei due film che si sono imposti durante la scorsa edizione. Dalla sua istituzione nel 1997, il festival ha accolto più di 18.000 film e documentari, coinvolto 2.200 artisti e registi da tutto il mondo e attirato più di 50.000 spettatori.