Nel pomeriggio di sabato 31 agosto, Colarù, ha visto l’inaugurazione del capitello appena restaurato dedicato alla Beata Vergine della Salute e la sua benedizione da parte di don Luigi Canal. Una cerimonia semplice, ma significativa, che ha richiamato un buon numero di persone riunite in questa piccola frazione posta a metà via lungo il sentiero che scende da Celat e, seguendo la strada, arriva fino ad Avoscan. Un abitato che conserva questo simbolo di devozione popolare molto caro, specialmente alle sorelle Flora e Marcella Rossi, di Colarù, le quali hanno chiesto più volte il restauro del capitello, ultimamente in condizioni piuttosto precarie. Una richiesta che ha trovato risposta nel gruppo Alpini di San Tomaso che si è fatto promotore e artefice della sua recente ristrutturazione, insieme a tanti altri volontari, tecnici e professionisti, che si sono interessati a superare gli scogli di tipo burocratico e ambientalistico che spesso costituiscono un limite alla tempestività degli interventi.
Secondo le notizie raccolte dagli Alpini, non si hanno notizie sicure circa la costruzione di questo capitello, si sa per certo che la raffigurazione della Beata Vergine è datata 1925 e porta la firma del pittore Zorzi con successivo restauro da parte di Graziano Rossi, di Chiea, agli inizi degli anni Settanta. Proprio per ricordare Francesco Ongaro, di Colarù, deceduto a Nicolajewca a ventidue anni il 26 gennaio del 1943 durante la ritirata di Russia, il gruppo Ana di San Tomaso ha voluto collocare all’interno del capitello la sua immagine, recitando nel corso della cerimonia “La preghiera dell’alpino”. La stessa Flora Rossi (classe 1926, sposata Costa), emigrata tanti anni fa da San Tomaso e residente in Francia ma ancora molto legata alle sue origini, ha voluto donare per i lavori di ristrutturazione del capitello, parte del ricavato della vendita di uno dei libri di cui è autrice, “Dall’alba fino al tramonto”, libro che raccoglie i suoi numerosi ricordi. La sua terza pubblicazione «Le isole, fra cielo e mare» è stata presentata venerdì 23 agosto nella sala della biblioteca di Celat.