BELLUNO A gennaio la Provincia di Belluno metterà attorno allo stesso tavolo i sindaci del Bellunese e i tecnici di Terna spa. Sotto la lente, i progetti di sviluppo delle reti elettriche. È l’idea dell’amministrazione provinciale, che nei giorni scorsi – insieme al Comune di Belluno – ha inviato richiesta ufficiale all’azienda di gestione delle reti di trasporto elettrico, chiedendo anche una relazione specifica sugli interventi programmati a livello bellunese. «Dato che non è stato possibile organizzare l’incontro che auspicavamo con la Regione Veneto, abbiamo chiesto a Terna di inviarci una relazione dettagliata degli interventi programmati finora sulle reti elettriche bellunesi, e anche i loro piani di sviluppo per il futuro, con una visione ampia che riguarda tutto il Veneto. Siamo consapevoli infatti che le nostre linee proseguono oltre i confini provinciali» spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Vogliamo chiarire in maniera definitiva quelle che sono le prospettive di intervento di Terna sul nostro territorio, coinvolgendo tutti i portatori di interesse affinché si possano evitare le spaccature e le criticità viste nel corso degli anni relative ai progetti di razionalizzazione delle reti elettriche avanzati da Terna. L’obiettivo è quello di salvaguardare la qualità del servizio elettrico, che negli ultimi dieci anni ha mostrato alcuni disservizi importanti in occasione delle grandi nevicate dell’inverno 2013-2014, e ancora con la tempesta Vaia nel 2018. Ma non è secondario l’obiettivo di migliorare la sicurezza e ridurre l’impatto visivo dei cavi aerei sulle nostre vallate. E per questo motivo è indispensabile e fondamentale una condivisione ampia con i sindaci, raccogliendo anche tutte le esigenze che emergeranno per i singoli territori, così da confrontare con quanto Terna propone e con le migliori soluzioni a livello tecnico». Proprio per questo, Provincia e Comune di Belluno, in una ampia condivisione hanno chiesto a Terna di dettagliare non solo gli interventi futuri, ma anche quelli già avviati in sede di concertazione territoriale. In particolare quello relativo alla razionalizzazione degli elettrodotti nella media valle del Piave. La richiesta specifica è quella di mettere nero su bianco le motivazioni tecniche adottate finora, con attenzione in particolare alla possibilità di far correre i cavi interrati lungo la sede autostradale, e quali sono le specifiche del progetto una volta che verrà completata la razionalizzazione della media valle del Piave, anche con riferimento ai tratti di elettrodotto che sconfinano fuori provincia, verso il Trevigiano.
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