GOSALDO Il clima di attesa è salito nei giorni che hanno preceduto il 24 luglio, quando nel pomeriggio sarebbe arrivato il vescovo Renato per riaprire la chiesa al culto dopo mesi di impegnativi lavori di restauro.
Trepidazione, attesa e curiosità, che si sono “raccolte” sul sagrato, quando il presule alla presenza della comunità tutta, del gruppo Alpini, del sindaco Da Zanche, dell’arcidiacono di Agordo don Cesare e del parroco don Fabiano ha compiuto un gesto semplice ed efficace insieme: bussare alla porta chiedendo così di entrare insieme al popolo convenuto. Una celebrazione semplice, nel corso della quale sono emerse diverse attestazioni di gratitudine, che il parroco ha voluto richiamare nel salutare il vescovo. Una “passione” per la storia con sguardo al futuro, richiamata dall’arch. De Min nell’illustrare l’intervento portato a termine con un valido team di maestranze. Un patrimonio da amare quale segno di un territorio, come ha voluto sottolineare il sindaco Da Zanche nel suo intervento. Possiamo definire il pomeriggio del 24 luglio a Tiser, solenne? Può darsi. Possiamo definirlo familiare e dalla marcata connotazione di preziose relazioni? Questo certamente sì. Che si identificano e crescono anche attraverso il dono di una chiesa ad una comunità.