FELTRE Scuola di Tomo nuovamente agibile dopo i lavori per i danni causati da Vaia: i piccoli alunni da ieri nelle loro aule. Ha riaperto ufficialmente i battenti ieri la scuola dell’infanzia di Tomo, gravemente danneggiata dalla violentissima ondata di maltempo di fine ottobre. Durante i lavori di ripristino dell’edificio, terminati la scorsa settimana, gli insegnanti e i piccoli alunni dell’istituto, erano stati temporaneamente trasferiti, come si ricorderà, nei plessi di Mugnai e di Vellai per poter dare continuità all’attività didattica. Gli interventi di ripristino e messa in sicurezza dell’edificio hanno riguardato principalmente il tetto, compromesso in alcune parti dalle fortissime folate di vento, e la bonifica degli intonaci interni, danneggiati dalle infiltrazioni d’acqua; le murature sono state asciugate con potenti deumidificatori industriali e ritinteggiate a nuovo. Il costo complessivo dell’intervento è stato sinora di quasi 80 mila euro (32 mila per il tetto e 45 mila per gli interventi sui muri), ma non è finita qui. E’ infatti alle viste, nei prossimi mesi, la sostituzione completa dei vecchi infissi con nuove strutture che garantiranno adeguati livelli di insonorizzazione e di isolamento termico. Per questo ulteriore intervento verranno utilizzate risorse per altri 50 mila euro. “La scuola dell’infanzia di Tomo è diventata – suo malgrado – uno degli edifici-simbolo del disastro causato nella nostra città dalla tempesta Vaia. Anche per questo, e per dare un segnale importante che la vita riprende proprio dai più piccoli, ci siamo presi l’impegno di mettere il recupero dello stabile nella lista delle priorità assolute tra gli interventi di ripristino”, commenta l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Feltre Adis Zatta. “Grazie anche alla sostituzione degli infissi, programmata nei prossimi mesi, e ad un investimento complessivo di circa 130 mila euro – aggiunge Zatta – siamo in grado di restituire alla frazione di Tomo la propria scuola dell’infanzia in condizioni decisamente migliori di quanto non fosse prima del drammatico evento di Vaia”.