OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
DI GIGI SOSSO
FELTRINO Oltre 36 mila euro versati nell’arco di alcuni mesi del 2019 per un presunto ricatto a luci rosse ai danni di un prete. Un uomo di 32 anni è accusato di estorsione e tentata estorsione aggravate dall’età avanzata della parte offesa. Ieri il collegio giudicante ha ascoltato le testimonianze dei carabinieri che hanno potuto accertare che tra l’imputato e il prete i contatti sono stati numerosissimi. L’indagine ha anche collegato temporalmente i messaggi ai versamenti fatti dal prete sulla carta Postepay dell’imputato. Nell’udienza di ieri, però, è stato ascoltato anche il prete. L’imputato lo aveva avvicinato spiegandogli di essere in difficoltà dal punto di vista economico e chiedendogli aiuto per la sua famiglia, sostegno che il prete aveva deciso di accordargli. Le richieste economiche poi erano proseguite e, secondo l’accusa, a convincere il prete ad ulteriori versamenti era stata la minaccia di divulgare pubblicamente una presunta relazione tra i due. Di fatto il religioso ha spiegato di essersi sentito imbrogliato e di temere che il suo nome venisse infangato, tanto da non riuscire a smettere di versare il denaro richiesto. Nelle prossime udienze spiegherà la sua versione anche l’imputato.
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