di RENATO BONA
SEDICO Il benemerito Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali, presieduto dall’altrettanto benemerito prof. don Sergio Sacco, ha dato alle stampe nel marzo del 1986, con il contributo della Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e Belluno, della Regione e della Comunità montana bellunese, per i tipi della tipografia Piave (in copertina: Villa Rudio a Landris, disegno di Sandra Rossa Argenti) un bellissimo volume intitolato “Ricordando. Storia e immagini del Comune di Sedico”, voluto dal Comune e dalla Biblioteca civica. Hanno validamente collaborato alla realizzazione dell’opera (che è dedicata allo scomparso assessore alla cultura e alla pubblica istruzione di Sedico, Rodolfo D’Incau) Dolores Cortina e Farzia Taglietti, componenti del Comitato della Biblioteca. Nell’introduzione, l’allora sindaco Sergio De Cian ricordava che “Il libro esce sulla scia del grande successo avuto dalla Mostra fotografica organizzata nel settembre del 1984 dalla Biblioteca”, dopo che “Nel gennaio 1984 la Parrocchia di Sedico dava alle stampe gli appunti ‘Sedico e la sua storia’, ricerche storiche sul nostro paese ad opera della professoressa Laura Bentivoglio da poco tempo scomparsa”. Va detto che in quella circostanza, lo stesso De Cian aveva espresso elogi e ringraziamenti agli autori di quella che era la prima ricerca storica sul Comune di Sedico ed aveva auspicato che quell’iniziativa fosse raccolta da altri e si concretizzasse in ulteriori pubblicazioni. Invito raccolto dalla Biblioteca civica i cui responsabili, sempre per dirla con De Cian, “hanno creato un fermento culturale di cui il nostro comune per la verità era da anni un po’ carente”. Ma poi si è recuperato il tempo perduto anche con la mostra fotografica “le cui immagini sono riprodotte per la massima parte in questo libro, a mio parere sono degli autentici capolavori; assai interessante è pure lo studio storico che vi è premesso”. Il primo cittadino di Sedico concludeva affermando fra l’altro che. “Il contenuto del volume fa gioire ma dà anche malinconia. Fa piacere perché offre scorci di vita ed immagini di tempi passati che sembrano tanto lontani; malinconia perché dà certezza che il tempo passa inesorabilmente e su sta invecchiando; fa inoltre ricordare tante persone care che non ci sono più come Rodolfo D’Incau… che si prodigò per dare alla nostra gente una biblioteca civica di tutto rispetto, e vi riuscì appieno. Infine un ringraziamento al Comitato della Biblioteca ed al suo presidente Gianni de Vecchi, il quale nella presentazione dell’opera esprimeva a sua volta l’auspicio che “i nostri concittadini, in particolare i più giovani, apprezzino questo libro e che l’Amministrazione comunale lo metta a disposizione di tutte le scuole del Comune. Particolarmente soddisfatti saremo poi se la nostra fatica potrà in qualche modo aiutare gli emigranti a mitigare la nostalgia verso il loro paese”. Riservandoci di tornare, magari per tappe, su questo pregevole lavoro di quasi 350 pagine, in questa sede ci limitiamo a precisare che “Ricordando” si articola in questi capitoli: “Breve storia di Sedico” a cura di Carla Conz; “Aspetti economici e culturali nel tessuto sociale di Sedico”, du Gianni De Vecchi; “Il fenomeno migratorio a Sedico”, di Egidio Pasuch; “Abiti e vestiario tra ‘800 e ‘900”, di Anna Maria Claut; “1561-1984: da 1530 abitanti a… quasi 8000”, di Baldovino Sponga e Mirta Pasetto; “Vecchie immagini”, con una serie di fotografie con relative diciture. E che i ringraziamenti per la collaborazione sono estesi a: Sergio De Cian, Amministrazione comunale di Sedico, Antonio Pagnussat, Enrico De Salvador, Bruno Patt, Biblioteca civica di Belluno, Albertina Padrin, Giuseppe Da Rold, Flavia Colcergnan, Teresa Ossi, Flavio Dal Pont, don Piero Bez, don Luciano Saviane, Livio Mares, Francesco Zoleo, Fortunato Pavei, centro di calcolo dello studio ing. Minella & c.,tutti coloro che hanno messo a disposizione le foto per la riproduzione, le persone che si sono prestate per essere intervistate.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Ricordando dell’Ibrsc): la copertina del volume; la Società Operaia di Sedico subito dopo la guerra 1915-18, in gita con una delle prime corriere della ditta Buzzatti di Bribano; piazza di Sedico; Palazzo De Bertoldi a Libano (appartenente probabilmente alla famiglia dei Liban ricordata nei “rotoli” del Consiglio dei Nobili di Belluno nel 1378), l’edificio è stato acquistato dal Comune ed è in via di restauro; vecchie case di Barp demolite per lasciar posto alla strada; la chiesa parrocchiale di Sedico, vecchia di oltre 200 anni, venne demolita nel 1955; mons. Luigi Fiori ed il fratello mons. Angelo, maestranze e operai posano per la foto ricordo del colmo della nuova chiesa di Sedico; immagine del 1954: il paese si è sviluppato a macchia d’olio nel centro e a nastro lungo le principali via di comunicazione; Mas di Sedico; ponte ferroviario e stradale sul Cordevole dopo Bribano: fu distrutto dagli austriaci il 31 ottobre 1918; ponte di San Felice costruito dove anticamente esisteva un traghetto; una vecchia immagine con il panorama di Bribano; Villa Patt: la Società Grandi Alberghi la adibì a Grand Hotel nel periodo 1905-1920; ponte di corde sul Cordevole; si viaggiava anche… così; reduci bribanesi della guerra italo-turca del 1911-12.