BELLUNO Prosegue il lavoro di rigenerazione urbana alla Scuola Gabelli: nei giorni scorsi è stata infatti presentata la prima bozza dei progetti per gli arredi dei diversi spazi che dall’autunno 2021 torneranno ad accogliere i piccoli studenti bellunesi. Ad illustrare le prime idee sono stati i giovani architetti dello studio di architettura bolognese Cucinella, che nelle scorse settimane hanno effettuato un tour di ricognizione dei materiali storici, un tempo custoditi alla Gabelli e ora conservati in diverse strutture comunali, che andranno recuperati e valorizzati; a seguire la presentazione, a gruppi scaglionati per il rispetto delle norme anti-contagio, erano presenti una delegazione della dirigenza e degli insegnanti della scuola primaria degli Istituti Comprensivi 1 e 3, una rappresentanza degli insegnanti della scuola dell’infanzia “Cairoli”, i membri dell’Associazione Cittadini per il recupero delle Gabelli, la professoressa Mara Padovan per RICE e, per il Comune di Belluno, la Consigliera delegata alla scuola Nadia Sala e Federica Carlot per il Polo Primi passi. A tutti i presenti è stata presentata la bozza progettuale; ogni gruppo ha avuto l’opportunità di confrontarsi con i colleghi e con i professionisti, valutare le proposte e richiedere eventuali modifiche sia per quanto riguarda la distribuzione e l’allestimento degli spazi – aule didattiche, laboratori, servizi – sia per la tipologia di arredi e di materiali. Nel mese di marzo lo studio presenterà il progetto definitivo. I lavori di recupero della scuola, nonostante un breve rallentamento dovuto al lockdown della scorsa primavera, stanno sostanzialmente rispettando le tappe del cronoprogramma e il cantiere prosegue per riportare il prima possibile la scuola al suo antico ma rinnovato splendore. Una volta ripresa l’attività scolastica, la scuola ospiterà due corsi di scuola primaria (uno a tempo lungo e uno a tempo normale), un polo primi passi (bambini dai 24 ai 36 mesi) e una scuola dell’infanzia. Negli spazi rinnovati verranno inoltre ospitati l’Associazione Cittadini per il recupero delle Gabelli e le iniziative del progetto RICE (Rete Internazionale delle Città Educative), progetto di ricerca-azione in ambito educativo che fa parte delle azioni di rigenerazione “immateriale” che vede coinvolte nel percorso formativo anche tre Università (Iusve, Bologna e Università di Mons, in Belgio).