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BELLUNO Le Fiamme Gialle di Belluno, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio e di perlustrazione ambientale, hanno individuato nel comune di Belluno, in località Nevegal, Val Bruna, otto ordigni bellici risalenti a epoche pregresse. Le granate, identificate come bombe a mano, sono state rinvenute in un’area boschiva, nelle immediate vicinanze di un torrente. Gli ordigni erano occultati sotto alcuni massi, a protezione di quello che è apparso come un deposito improvvisato, e si trovavano in condizioni inalterate. D’intesa con la locale Prefettura, è stato immediatamente predisposto un primo intervento finalizzato alla messa in sicurezza dell’area, mediante la delimitazione del perimetro con nastro segnaletico e l’apposizione di cartellonistica indicante il segnale di pericolo. Tali misure si sono rese necessarie anche in considerazione della vicinanza della zona a un’area di particolare interesse turistico, situata nei pressi della palestra di roccia della Val Bruna. A seguito del ritrovamento, la Prefettura di Belluno è stata prontamente informata e, in qualità di organo coordinatore delle operazioni di bonifica, ha immediatamente attivato il protocollo previsto per la messa in sicurezza e la rimozione degli ordigni. Sono stati coinvolti gli enti competenti, tra cui il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Belluno, per un preliminare sopralluogo, l’Artificiere della Questura di Belluno e il 3° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito Italiano di stanza a Udine, incaricato delle successive operazioni tecniche. Le attività di bonifica, già avviate su disposizione della Prefettura, proseguiranno fino al completo ripristino delle condizioni di sicurezza dell’area interessata.
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