Di Luisa Manfroi –
CENCENIGHE Riprenderà in primavera la realizzazione della nuova conduttura che da Canale d’Agordo porterà l’acqua ai serbatoi di Calchère e Coi, a Cencenighe. I lavori, quasi interamente conclusi, avevano avuto inizio a metà settembre dell’anno scorso e sono stati sospesi il 20 dicembre per il periodo invernale. Non appena le condizioni climatiche lo consentiranno si procederà alla sua ultimazione prevista entro questa primavera. A comunicarlo è il Bim Gsp, sentito sull’argomento. Ciò dovrebbe risolvere una volta per tutte il problema dell’approvvigionamento idrico di Cencenighe, più critico nei mesi invernali e appesantito dai danni provocati alla sorgente di Chioit dall’alluvione dell’ottobre 2018 che ne ha ridotto notevolmente la portata. L’esecuzione dei lavori è stata effettuata in contemporanea da due imprese incaricate: la ditta De Pra di Ponte nelle Alpi, che ha eseguito la tratta tra Canale d’Agordo e Celat, e la Sevis srl di Moena che si è occupata della tratta tra Celat e Cencenighe.
Cosa è stato fatto finora ? La domanda è stata girata all’ente gestore. «Si è provveduto alla posa di una nuova condotta di adduzione collegata agli acquedotti di Canale d’Agordo e Vallada Agordina. È in ghisa e con giunti antisfilamento, si snoda per una lunghezza complessiva di 4,8 km ed è stata posata principalmente lungo la S.P. 346 (tratta Canale – Galleria delle Anime) e la S.P. 8 per San Tomaso Agordino. È stato costruito anche un manufatto disconnettore che raccoglie i prelievi idrici provenienti dai due comuni concedenti, Canale d’Agordo e Vallada.»
Cosa rimane ancora da fare per fare in modo che l’opera possa dirsi ultimata ? «Restano da portare a termine le finiture e le sistemazioni conclusive dell’area interessata dai lavori, la collocazione di un breve tratto di condotta in prossimità del ponte di Canale d’Agordo, la sostituzione del valvolame nella camera di manovra al serbatoio di Coi e l’installazione del debatterizzatore a raggi ultravioletti per la disinfezione dell’acqua. Questi interventi verranno eseguiti non appena sarà possibile riprendere la ripresa. Al termine, inoltre, saranno fatti il collaudo e la messa in esercizio la nuova rete. L’intero sistema acquedottistico, una volta attivo, sarà monitorato da remoto tramite il telecontrollo che permetterà di verificare in tempo reale la disponibilità idrica complessiva garantendo priorità ai comuni concedenti.»
Come ha tenuto a precisare il Bim Gsp, l’opera, del valore complessivo di 2,4 milioni di euro, rientra nel piano di interventi finanziati dal Commissario Delegato all’emergenza Vaia, il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, coadiuvato da Bim Gsp, che ha curato, con personale interno e in tempi ristretti la progettazione in tutte le sue fasi, compreso l’appalto e che seguirà l’intero sviluppo dell’opera fino a conclusione.