AGORDO Il gruppo di lavoro per la Sanità Agordina, nel confermare appieno quanto così efficacemente riassunto dal Presidente della Unione Montana Agordina, ha ritenuto doveroso ed improcrastinabile informare, il Direttore Generale Rasi Caldogno ed il Presidente della Provincia, circa la posizione assunta dal territorio agordino, e dai rappresentanti del medesimo, nel già ricordato incontro del 15 marzo 2018, durante la riunione del Comitato di Distretto di Agordo, svoltosi peraltro alla presenza anche di giornalisti delle maggiori testate presenti sul territorio. In tale detto incontro, sono state assunte chiare determinazioni proprio in ordine alla convenzione riguardante la ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Agordo, prevista nella scheda progettuale dell’area vasta dei fondi di confine, peraltro già da tempo condivisa con la Direzione Strategica dell’ULSS. In particolare, la detta convenzione avrebbe dovuto essere approvata e sottoscritta soltanto a condizione del rispetto, da parte della ULSS, del contenuto della menzionata scheda, in base alla quale il laboratorio di analisi si sarebbe dovuto soltanto spostare in altra ala dell’Ospedale (prima dell’inizio dei lavori per il Pronto Soccorso) e non certo rimuovere come invece è accaduto. Questa dunque la volontà manifestata dal territorio, ancora lo scorso 15 marzo. Troppo facile insinuare il timore che, se la ULSS non riceverà il denaro a disposizione del territorio, non se ne farà nulla e l’Ospedale di Agordo potrebbe rimanere anche senza un rinnovato Pronto Soccorso. Altrettanto facile intuire che, se il Laboratorio di analisi, nonostante le promesse più volte avanzate da parte della ULSS, non viene restituito ora al territorio, eventuali “battaglie” future si faranno con armi ormai spuntate. Il Gruppo di Lavoro fatica a comprendere per quale motivo le decisioni prese quel lontano 15 marzo scorso non siano state tempestivamente, ed in modo corretto, trasmesse alla Direzione Strategica della ULSS con ufficialità, rischiando di vanificare un lavoro svolto con impegno e, ancor peggio, violando il principio democratico in virtù del quale quella decisione fu assunta.
Il Gruppo di Lavoro, nella lettera di ieri, ha pertanto richiesto: che la Direzione Strategica dell’ULSS, tenuto conto anche che i tempi sono ormai stretti, voglia provvedere a tener fede alla scheda così come a suo tempo concertata; che venga dunque restituito al territorio il laboratorio di analisi, la cui mancanza ha già portato e porterà ricadute negative sulla vita e la salute dei cittadini.