CORTINA Un bastone da funghi e uno zaino, riconosciuti dai familiari come appartenenti a Leopoldo Celegon, sono stati rinvenuti durante le ricerche lungo il torrente Costeana che, 400 metri più a valle, si immette nella diga d’Ajal, ma l’uomo non è ancora stato ritrovato. Un’ottantina di persone hanno perlustrato tutta l’area attorno a Malga Pezié de Parù, dove il settantaduenne partito ieri all’alba da Castelfranco Veneto ha parcheggiato la macchina senza più farvi ritorno. Dopo i rinvenimenti i soccorritori si sono concentrati nelle vicinanze del corso d’acqua ingrossato dalle piogge di questi giorni. A confermare il luogo in cui potrebbe essere scivolato il cercatore di funghi anche anche l’unità cinofila molecolare del Cnsas intervenuta questa mattina, che verso quella direzione è stata portata dal fiuto del cane lasciato partire dalla macchina. L’elicottero dell’Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, fatti rientrare tutti i presenti per non dare origine a false segnalazioni, ha sorvolato la zona utilizzando l’apparecchio di ricerca Recco, in grado di ricevere l’eventuale riflessione trasmessa da una speciale piastrina, così come da apparecchi elettrici, cellulari e chiavi delle auto con telecomando, senza che però nulla di rilievo emergesse. Le squadre hanno poi ripreso la perlustrazione. Due droni del Soccorso alpino hanno a lungo volato sopra il territorio. Attualmente sia il torrente che la diga hanno acqua torbida ed è difficile visionare l’asta che presenta cascate e salti di roccia. I Vigili del fuoco hanno fatto arrivare un gommone per sondare il bacino. Domattina riprenderanno le ricerche, cui parteciperà il Gruppo forre del Soccorso alpino e speleologico Veneto confidando in un calo della portata e nella maggiore limpidezza del torrente. Erano presenti oggi il Soccorso alpino di Cortina e San Vito di Cadore, il Sagf di Cortina e Auronzo, i Vigili del fuoco, i Carabinieri, e le unità cinofile del vari enti.